Il trionfo nelle periferie, tra i poveri vecchi e nuovi

Lunedì 6 Luglio 2015
La Grecia ha scelto il “grande no” e di importanza fondamentale è stato il contributo dei giovani. Molti diciottenni che non hanno potuto votare alle elezioni legislative dello scorso maggio, hanno dato la vittoria al fronte contrario all'accordo proposto dai creditori, dimostrando di voler sostenere, prima di ogni altra cosa, l'insieme delle idee politiche del leader di Syriza. L'idea forte che ha conquistato mente e cuore della nuova generazione, è che non si può continuare ad emigrare all'estero, in cerca di lavoro, a causa di una crisi che ha precluso quasi ogni possibilità di carriera, a retribuzioni dignitose, per via del crollo del mercato del lavoro. «Prometto una cosa: farò in modo che i nostri scienziati, tutti i nostri ragazzi che sono stati costretti a lasciare il nostro paese, possano ritornare a dare il loro contributo necessario e non più rinviabile alla rinascita nazionale», aveva detto Tsipras, subito dopo le elezioni dello scorso gennaio. Un messaggio che, evidentemente, non è stato dimenticato. Un altro elemento importante, è che al risultato del referendum ha contribuito, grazie anche alle nuove generazioni, l'uso capillare di internet.
Mentre i sostenitori del “si”, hanno avuto un largo accesso alla stragrande maggioranza dei mezzi di comunicazione di massa - televisioni e giornali dei più grandi gruppi - Syriza ha puntato sui social media, con messaggi veloci di cantautori, attori, registi e scrittori molto noti, che hanno insistito sul concetto «non siamo e non saremo contro l'Europa, siamo contro l'austerità e le sue conseguenze catastrofiche». Si evidenzia in maniera molto netta, anche una constatazione di tipo sociale ed economico: il “no” ha stravinto nelle zone periferiche delle grandi città, tra i più poveri e l'ex ceto medio che ha visto crollare il proprio potere di acquisto. «Non ho nulla da perdere, la speranza non crea debiti», ha dichiarato un ragioniere cinquantacinquenne disoccupato ormai da sei anni, che ha votato nel sobborgo popolare di Kokkinià, vicino al porto del Pireo. Infine, la capacità semantica e comunicativa: molti commentatori fanno notare che Alexis Tsipras nel discorso di venerdì scorso a piazza Syntagma, ma anche in quello di ieri al seggio del quartiere Kypseli, ha puntato su due elementi: chiarezza e immediatezza delle frasi. Senza sovrastrutture, senza periodi complessi, senza troppi riferimenti ideologici che potessero spaccare il paese.
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci