Gli 007: Salah è già in Siria

Lunedì 14 Dicembre 2015
L'uomo più ricercato d'Europa sarebbe riuscito a scappare, a sgusciare fuori dai confini di Schenghen in barba agli identikit e ai servizi segreti, e adesso si troverebbe al sicuro, in Siria. E' stata la Cnn a rivelare che Salah Abdeslam, il «basista» delle stragi del 13 novembre, non solo è riuscito a scappare da Parigi e dalla Francia qualche ora dopo gli attentati, ma è riuscito anche a lasciare il Belgio e una Bruxelles in stato d'assedio. La tv americana cita due fonti, una vicina all'inchiesta e un'altra dell'antiterrorismo, secondo le quali è inutile cercare Salah a Molenbeek, il sobborgo a nord di Bruxelles dove abitava con la famiglia, né tantomeno aspettare che risponda all'appello dei familiari e che si costituisca: l'unico superstite degli otto «cavalieri» di Parigi, come li ha definiti Daquib, l'organo d'informazione dell'Isis, sarebbe tornato alla base. La notizia confermerebbe quanto trapelato degli interrogatori del superteste che ha consentito ai francesi di individuare il covo di Saint Denis dove si nascondeva Abdelhamid Abaaoud, ucciso dall'assalto delle teste di cuoio del 18 novembre. Secondo il testimone, Abaaoud avrebbe ricevuto una telefonata da Salah 48 ore dopo l'attacco a Parigi in cui quest'ultimo gli comunicava di essere arrivato in Siria.
Altro particolare che confermerebbe l'ipotesi di una fuga dall'Europa: le ultime parole scambiate con Ali Oulkadi. E' stato questo belga di 31 anni, la cui detenzione provvisoria è stata prolungata ieri per 30 giorni, ad accompagnare con la sua auto Salah nel primo pomeriggio del 14 novembre da Laeken, dove era stato lasciato dai due amici che lo avevano portato via da Parigi, fino a Schaerbeek, altro sobborgo della capitale belga. Al momento di lasciarlo vicino ad una stazione della metro, Salah avrebbe detto a Oulkadi: «Aspetta che me ne sia andato, aspetta almeno cinque minuti prima di ripartire. Non mi rivedrai più».
La fuga di Salah dal Belgio e dall'Europa sarebbe l'ennesimo schiaffo ai servizi. Secondo altre fonti, la pista di un Salah comodamente rifugiato in Siria non sarebbe altro che un depistaggio. In realtà, il ricercato numero uno potrebbe essere nascosto sotto gli occhi di tutti, in qualche covo o anonimo appartamento di Molenbeek.
Secondo il Centro americano per la lotta al terrorismo, l'Isis avrebbe almeno un centinaio di nascondigli in Europa: appartamenti banali, in zone residenziali, che non attirano in nessun modo l'attenzione dei servizi d'informazione o della polizia.
Non è escluso che Salah sia rifugiato in uno di questi covi, a condizione, spiegava ieri un esperto belga, che i suoi complici non siano amici o familiari. «In questo caso - ha precisato questo specialista belga citato dal quotidiano le Soir - se resta barricato in un appartamento e che persone estranee al suo entourage sovvengono alle sue necessità, potrebbe restare introvabile a lungo». Per ora nessuna fonte ufficiale conferma o smentisce».
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