Maratona remiera di 30 chilometri
​La carica delle 8mila barche

Venerdì 22 Maggio 2015
Maratona remiera di 30 chilometri ​La carica delle 8mila barche
VENEZIA - Ottomila vogatori e quasi duemila barche a remi "invaderanno" la laguna di Venezia domenica per la 41. edizione della Vogalonga, "maratona" remiera non competitiva nata per sensibilizzare il mondo sui problemi del moto ondoso e per insegnare a rispettare la laguna. Una festa vera e propria che, ideata come appuntamento per i veneziani, in realtà sta conquistando sempre di più appassionati da tutto il mondo.



Domenica sarà Philippe Plisson, noto fotografo francese di mare e marine, ad immortalare ufficialmente le fasi della Vogalonga, rinnovandone lo spettacolo e la magia. Lo scorso anno le presenze sono state troppe per garantire a tutti i gadget e la godibilità stessa della manifestazione, erciò gli organizzatori questa volta saranno inflessibili, chiudendo questa sera le partecipazioni a 2mila barche e 8mila vogatori, come da bando di registrazione. A ieri sera, si erano iscritte 1.700 imbarcazioni per 7.500 vogatori e quindin gli organizzatori invitano i ritardatari ad affrettarsi.

Venezia intanto si sta preparando ad accogliere gli amatori dell'acqua e del remo, sia esso pagaia o di legno sagomato, e diverse le tipologie di imbarcazioni. Sono ammessi tutti gli stili e le discipline, in questa giornata che da quasi mezzo secolo libera per un giorno la laguna dal motore, eliminando il famigerato moto ondoso.

Tutto iniziò con una regata tra amici su "mascarete" il giorno di San Martino del 1974. Gli appassionati della voga alla veneta in quegli anni erano pochi e isolati, in un mondo che sempre più era volto al motore. Oltre ai regatanti, altri erano gli amici coinvolti, tra cui Lauro Bergamo, allora direttore de Il Gazzettino, Toni Rosa Salva, da sempre attivo nel mondo delle regate, Giuseppe Rosa Salva, noto per il suo impegno in difesa di Venezia. Fu così che prese avvio l'idea di promuovere una vogata non competitiva, e di invitare gli appassionati e tutti coloro che avevano posato i remi da troppo tempo ad unirsi contro il degrado della città ed il moto ondoso e per il ripristino delle tradizioni veneziane. Da questo moto spontaneo e genuino nacque l'avventura della Vogalonga, bandita il 26 gennaio 1975, e promossa attivamente dal comitato composto da Lauro Bergamo, Carlo Gottardi, Delfo Utimpergher, Lilly Sirolla e dai Rosa Salva (Toni, Lalo, Pino e Paolo). «Un gruppo sparuto di veneziani» li definirà Sandro Meccoli sulle pagine del Corriere della Sera «che, stanchi di "ciacolar" e di "sentir ciacolar" sulle sorti della città e della laguna, hanno richiamato i cittadini alle armi, ovvero all'arma di sempre, il remo». Se all'inizio furono raduni del popolo veneziano, a bordo delle le loro barche tipiche, in seguito la Vogalonga acquisì sempre più partecipanti e destò l'interesse del mondo, facendo rifiorire un senso del luogo e soprattutto un artigianato che risultava quasi scomparso. Da allora, gli «squerarioli» presero il nome e il titolo di «maestro d'ascia» e sull'onda dell'entusiasmo sorsero in pochi anni a Venezia e nei centri limitrofi oltre cinquanta società remiere che, gradatamente, si munirono di splendide imbarcazioni di rappresentanza a dieci, dodici e diciotto remi.

Spettacolare la partenza, dal Bacino di San Marco, alle 9 con il tradizionale colpo di cannone e 8mila barche che si muovono tutte insieme verso l'isola di Sant'Elena; poi, ecco i 30 chilometri da percorrere in laguna, attraverso i canali ed i luoghi più ameni e pittoreschi. Un turismo sostenibile che ha pochi eguali, che non si regge su soldi pubblici ma solo sulle iscrizioni, a dimostrazione che quando l'idea è vincente non servono immani finanziamenti o intellettualistiche forzature.

Aggirata l'isola di Sant'Elena, si costeggiano le isole delle Vignole, di Sant'Erasmo e di San Francesco del Deserto. A metà percorso si raggiunge Burano e costeggiando le isole di Mazzorbo, Madonna del Monte e San Giacomo in Paludo, il corteo entra in Murano attraversando il suo Canal Grande. Si passa per il canale di Cannaregio e si raggiunge il Canal Grande e quindi l'arrivo sito alla Punta della Dogana di fronte a San Marco.

Re. V.



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Ultimo aggiornamento: 21:28

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