Reyer, altro finale al cardiopalma
ma il primato è sempre veneziano

Lunedì 24 Novembre 2014 di Stefano Babato
Peric a canestro
VENEZIA - Se è vero che tre indizi fanno una prova, figuriamoci 6 (di finali felici). La Reyer quest’anno deve aver sottoscritto uno speciale abbonamento che le dà diritto di vincere nell’ultimo minuto tutte le partite giocate punto a punto. D’accordo, la testa di questo gruppo è piena di neuroni ed è logico che alla fine della fiera l’intelligenza ha sempre un peso determinante nelle fortune e sfortune di chiunque ma è anche vero che la squadra di Recalcati non può ridursi ogni volta a giocarsi la vittoria mettendo a repentaglio le coronarie del suo "popolo".



È successo anche ieri contro una non certo irresistibile Pistoia che si è ritrovata a metà del secondo quarto sotto di 18 punti (49-31) con la Reyer che in campo faceva il bello e cattivo tempo. Tutto finito? Macchè, a quel punto gli orogranata che fanno? Staccano mentalmente la spina dando un bel calcio al secchio pieno di latte, la metafora usata un tempo dal professor Nikolic per spiegare le sciagurate gesta dei suoi ragazzi. Morale? Pistoia ringrazia dell’insperato omaggio e in un amen riapre il match con un parzialone costringendo la Reyer a ricorrere per l’ennesima volta al magico ma sudatissimo abbonamento "vinci sicuro nell’ultimo minuto". E qui anche Pistoia ha dovuto inchinarsi alla "legge".



Oltre allo speciale abbonamento, alla Reyer quest’anno verrà anche assegnato il "Premio generosità 2014-15" visto che Recalcati continua a regalare agli avversari almeno due giocatori a partita. Ieri è toccato a Goss (ed è la seconda partita consecutiva che il capitano stecca) e l’immancabile Moore che evidentemente non è stato ancora tagliato solo perchè porta bene. Altre motivazioni oggettivamente non ne troviamo, anche impegnandoci.



La grande forza di questa squadra è che però ogni volta trova qualcuno che le risolve magicamente i problemi: stavolta è stato Dulkys ad alzare l’asticella costruendosi una partita di grandissima sostanza, e non solo in attacco.



Bene anche Viggiano, come sempre, e a tratti Peric e soprattutto Stone che se è vero che sta prendendo confidenza con le dinamiche di questo gruppo, è altrettanto vero che nella costruzione del gioco rimane "timido", nel senso che si porta a spasso un po’ troppo la palla facendo fatica a muovere le difese avversarie con il risultato di ingessare i giochi offensivi. Insomma rispetto al match di Bologna, Stone ha fatto un buon passo indietro, se non due. Ma la vera nota stonata, per la Reyer, di una partita bruttina è il numero di rimbalzi offensivi, e conseguenti secondi tiri, concessi agli avversari (14). Un dato che potrebbe (o forse dovrebbe) suggerire a Recalcati almeno una new entry in itinere (magari quel 5 che manca all’appello e che risulterà indispensabile in chiave playoff). La morale però, è che al di là di tutti questi bei discorsi, la Reyer continua a guardare tutti dall’alto verso il basso guadagnandosi l’ammirazione, meritatissima, dell’intero movimento, segno che dirigenti e staff tecnico ci hanno visto giusto. Quindi "chapeau" a prescindere da tutto e da tutti.



Tornando alla partita, come detto, sul 49 a 31 per la Reyer al 24’ sembrava tutto finito con Pistoia alle corde. Il problema è che gli orogranata hanno festeggiato troppo presto lasciando clamorosamente rientrare i toscani che con un parziale di 11 a 0 si sono rimessi in carreggiata chiudendo il terzo quarto sotto solo di 6 punti (51 a 45). Per la Reyer a quel punto non è stato facile riprendere il match in mano, soprattutto mentalmente. E così è stato. Una sofferenza continua con i pitoiesi di Moretti che al 36’ mettevano addirittura il naso avanti con Milbourne (58-59). Si procedeva punto a punto fino alla fine con le due squadre che si alternavano in lunetta. Peric metteva due tiri liberi a 19 secondi dalla sirena (66-63) mentre i toscani affidavano a Milbourne il tiro del possibile aggancio; la palla finiva sul ferro e quindi nelle mani di Goss che la congelava per l’ennessimo trionfo orogranata. Al Taliercio è sempre festa!

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