Paura delle multe, spariscono i "topi"
al Redentore e si scatena la polemica

Venerdì 13 Luglio 2012 di Michele Fullin
(archivio)
VENEZIA - Centinaia di "topi" da trasporto resteranno domani sera all’ormeggio. Troppa infatti la paura di ricevere un controllo dei vigili o della Capitaneria, con il rischio di sanzioni pesanti, anche penali, cos i rappresentanti dei trasportatori hanno deciso di "consigliare" ai loro associati di non rischiare, facendo saltare la maggior parte delle prenotazioni di barche.



Certo, poi ognuno è padrone della sua barca e potrà fare di testa sua, ma chi sceglierà di uscire con venti o trenta persone a bordo sotto le frasche e i "baloni" dovrà mettere in conto l’eventualità di un controllo. In una concitata riunione alla Confartigianato, che ha riunito attorno ad uno stesso tavolo Giovanni Grandesso (Cgia), Francesco Tagliapietra (Ascom), Giovanni Torre (Cooperative) e Massimiliano Brusato (Apindustria) il messaggio all’amministrazione comunale è stato univoco: «Siate coerenti con le vostre scelte - hanno detto - perché non è possibile che sindaco e assessori dicano una cosa e alcuni funzionari della polizia municipale ne dicano un’altra. Abbiamo sentito bene, nel corso di una riunione tecnica, i vigili dire che useranno il "pugno di ferro". E su questo pretendiamo chiarezza».



Il problema tecnico sollevato da vigili e Capitaneria è quasi banale: il Codice della navigazione dice che le barche da trasporto merci possono portare un numero ridotto di persone, ma storicamente le forze dell’ordine al Redentore chiudevano tutti e due gli occhi, perché altrimenti avrebbero dovuto multare tutti. Non c’è una barca, infatti, che la "notte famosissima" rispetti completamente la normativa sulla sicurezza in mare. Dato lo spiegamento di mezzi di soccorso, però, finora questo strappo alla regola non ha mai causato incidenti.



«In un incontro dei giorni scorsi - ha affermato Grandesso - era uscita da parte del Comune l’ipotesi di trovare una soluzione tecnica per far rientrare il problema ma è sembrata una presa in giro: un collaudo temporaneo della barca per sostenere il cambio d’uso. Ipotesi fantascientifica, dal momento che l’Ispettorato al Porto è in forte ritardo anche con l’ordinario».



«Vista l’attenzione - ha ribadito il presidente dell’Ascom, Roberto Magliocco - siamo certi che il Comune farà molta cassa, perchè darà la multa per occupazione abusiva di suolo pubblico anche a chi si metterà col tavolo sulle rive. Anche i pescherecci potrebbero essere controllati per vedere se tutti gli imbarcati sono pescatori. Rigidità assurde, che contiamo di vedere replicate anche nei confronti di venditori abusivi e accattonaggio organizzato».



«L’anno scorso - prosegue Tagliapietra - i vigili hanno dato 54 sanzioni dal ponte delle Guglie. Quest'anno volevamo sistemare una volta per tutte questa situazione anomala collaborando col Comune e questo è il risultato». «È vero - gli fa eco Brusato - ci troviamo di fronte ad un’ amministrazione che non dice le cose chiaramente».



Secca la smentita dell’assessore al Traffico acqueo Ugo Bergamo: «Chi ha annunciato, se lo ha fatto, il pugno di ferro se ne assumerà la responsabilità. Prendersela con il Comune comunque non ha senso, perché non ha alcuna competenza in materia di acque marittime e non può concedere deroghe, che spettano alla Capitaneria. Questa è malafede. È singolare - ha aggiunto - che protesti solo chi ha un ritorno economico dalla popolarità della festa e non chi la vive». Anche l’assessore al Turismo Roberto Panciera taglia corto: «Polemiche create ad arte».
Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 19:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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