UDINE - Nell’anno di Expo Milano 2015, dedicato a “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, la mostra del Museo friulano di Storia Naturale di Udine va alla scoperta dei segreti di una delle colture più importanti della storia dell’uomo. L’allestimento, “Il grano. Storia di una pianta rivoluzionaria”, inaugurato oggi, 26 maggio, a palazzo Giacomelli, è infatti dedicato all'evoluzione storica dei cereali e in particolare del frumento.
Una scelta non casuale, viste le enormi implicazioni che questo cereale, insieme con l’orzo e, in misura minore, l’avena e la segale, ha avuto sulla storia dell’uomo e dunque sulla storia del paesaggio. Una coltura che circa diecimila anni fa, in Medio Oriente, ha determinato l’inizio di una civiltà che avrebbe condotto poi nel tempo allo sviluppo dell’agricoltura in tutto l’Occidente.
Le profonde modificazioni del paesaggio, la nascita di villaggi e successivamente di città, l’aumento della complessità delle società umane, si devono allo sviluppo dell’agricoltura a partire proprio dal cosiddetto “pacchetto neolitico”: grano duro e tenero, farricello, farro e orzo.
Le coltivazioni odierne sono legate, però, più a interessi economici che alle esigenze alimentari della gente. Ciò ha provocato e provoca pesanti conseguenze anche su ambiente naturale e biodiversità, incidendo inoltre profondamente su abitudini alimentari e stili di vita.