Nel giorno dei morti, in Friuli
si canterà e farà festa sul palco

Venerdì 24 Ottobre 2014 di Alessia Pilotto
La locandina del Festival della Canzone Funebre

“Nel giorno dei morti, solo musica dal vivo”.

Con questo slogan torna il Festival Mondiale della Canzone Funebre, organizzato da Rocco Burtone ed Enrico Tonazzi a Rivignano, in provincia di Udine, per il 2 novembre, nell’ambito della tradizionale Fiera dei Santi.

L’originale manifestazione giunta alla quinta edizione, citando il famoso scritto dell’imperatore Adriano, “Animula vagula blandula”, si propone di “stimolare un affettuoso pensiero dedicato ad un amico che non c’è più, ovvero una tenera riflessione sul brivido dell’ignoto”, invitando cantautori e cantanti da tutta Italia, e non solo, a esibirsi presentando una canzone inedita, ma anche interpretando brani che altri hanno dedicato alla morte.

Un’iniziativa che si colloca nel segno della tradizione di Rivignano: un tempo, infatti, la Fiera dei Santi (cui partecipò nel 1856 pure Ippolito Nievo, che la citò poi nel suo “Le confessioni di un italiano”) si concludeva con il ballo sul "breâr "(tavolato di legno): una danza che esorcizzava, con un inno alla vita, la paura della morte. E dal prossimo anno, il Festival, che alla sua nascita dovette affrontare alcune critiche per il tema delicato che affronta spesso in chiave ironica, diventerà mondiale davvero: oltre alle esibizioni live a Rivignano, si aggiungerà il concorso sul web (aperto quindi ai concorrenti di tutti i Paesi); il vincitore del concorso on line potrà, l’anno successivo, cantare dal vivo nella cittadina della Bassa Friulana.

Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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