Coniugi sgozzati/ Prima di morire hanno
lottato con tutte le forze contro i banditi

Lunedì 20 Agosto 2012 di Elena Viotto
L'ingresso della villa (FotoVinicio)
UDINE - fitto il mistero sul duplice omicidio della coppia di coniugi lignanesi. Agli occhi degli inquirenti si prospettata una scena raccapricciante. Frammentarie, ma devastanti le prime ricostruzioni. Paolo Burgato, 69 anni, e la moglie Rosetta Sostero, 65, sono stati letteralmente massacrati di coltellate dalla furia assassina.



Burgato è stato sgozzato. Al suo polso è stato legato anche un cordino mentre la donna è stata colpita ripetutamente e ha riportato lesioni multiple di arma da taglio su tutto il corpo. I coniugi hanno provato probabilmente a difendersi e presentavano varie ecchimosi. Tra loro e l’assassino, o gli assassini, c’è stata probabilmente una furiosa colluttazione prima delle coltellate.



L’arma usata, sicuramente un coltello, non è stata ancora rinvenuta. In casa non ce n’era traccia. Per questo gli inquirenti hanno presto escluso l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. Per ricavare indizi utili dalla scena del delitto il procuratore capo di Udine Antonio Biancardi e il sostituto Claudia Danelon hanno chiamato sul posto due medici legali: il dottor Antonello Cirnelli e il collega Fulvio Costantinides.



«È una scena raccapricciante» si è limitato a dichiarare il Procuratore capo - In questo momento non possiamo fare ipotesi. Dobbiamo aspettare le conclusioni dei medici. Non escludiamo nulla, indaghiamo a 360 gradi». Verosimilmente i coniugi sono stati uccisi durante la notte tra sabato e domenica. Usciti dal loro negozio intorno alle 23.30 marito e moglie si erano fermati a cena in un locale della zona, prima di far ritorno a casa in sella alla loro bici con l’incasso della giornata.



I loro corpi sono stati scoperti ieri mattina dal figlio Michele, residente poco distante e titolare di un negozio proprio di fronte a quello dei genitori. Il figlio è stato sentito a lungo assieme alla compagna dai magistrati e carabinieri del nucleo investigativo nella caserma di Lignano. «Li abbiamo sentiti per chiarire i fatti. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato» ha precisato Biancardi. Tra le ipotesi più accreditate però c’è quella della rapina finita in tragedia.



A Lignano tra i residenti è allarme. «A girare di notte c’è da aver paura». Il portiere notturno di un albergo di via Udine, la stessa dove avevano il loro negozio i due coniugi massacrati a coltellate non ha dubbi. «La situazione non è facile, gira brutta gente. In questa zona i furti sono continui». A Lignano tra turisti e residenti sono in tanti a pensarla così. Alcuni tentativi di effrazione si sarebbero registrati in altre case della stessa zona proprio sabato notte e la paura comincia a serpeggiare.
Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci