Mamme in cella: c'è Skype
per parlare con i propri figli

Sabato 25 Ottobre 2014
Mamme in cella: c'è Skype per parlare con i propri figli
TRIESTE - Al Carcere del Coroneo, le mamme detenute possono mantenere un contatto visivo e verbale con i propri figli attraverso Skype. È giunto alla terza edizione il progetto "Parl@ con lei: nuove tecnologie per un carcere al femminile”. Si tratta di un’iniziativa che è logica conseguenza e continuazione di un’altra esperienza formativa, denominata “Progetto Detenuti e Genitorialità”, innovativa a livello nazionale ed internazionale, che permette ai genitori, e nel caso specifico alle giovani mamme detenute nella Casa Circondariale triestina, di rimanere in contatto costante con i propri figli.

Il mezzo di comunicazione attraverso il quale è stata favorita questa forma di interscambio è stato sostanzialmente quello di Skype; un sistema sicuramente virtuale, ma che ha permesso di dare continuità ad un rapporto non sempre agevole fra chi ha perso la libertà e chi vive fuori dai confini carcerari. Oltre al rapporto diretto tramite Skype fra le giovani detenute ed i propri bambini, è stato creato un contatto con i docenti dei figli minori iscritti alle scuole dell'obbligo della regione. Le mamme della Casa Circondariale di via Coroneo hanno potuto dialogare direttamente con gli insegnanti e conoscere personalmente l’andamento scolastico delle proprie creature, i progressi e le lacune, sentendosi così parte attiva in un progetto di formazione didattica dal quale altrimenti rischierebbero di sentirsi escluse.



E.B.
Ultimo aggiornamento: 11:02
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