TREVISO - Un centinaio di persone, fra cui due consulenti del lavoro e cinque imprenditori, sono stati denunciati dalla polizia di Treviso perché sospettati di aver strutturato un'organizzazione in grado di fornire agli immigrati documenti falsi per il rilascio dei permessi di soggiorno.
In particolare gli indagati avrebbero provveduto a produrre falsi contratti di lavoro, dichiarazioni dei redditi e buste paga a fronte del versamento di somme di denaro fra i 500 ed i 1000 euro.
Gli imprenditori, in prevalenza dell'edilizia e tre dei quali kosovari, sarebbero risultati intestatari di aziende esistenti solo sulla carta. Gli altri indiziati sono extracomunitari che avrebbero beneficiato del servizio illecito.
Tutti i particolari sul Gazzettino in edicola domani 7 marzo
Ultimo aggiornamento: 22:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA In particolare gli indagati avrebbero provveduto a produrre falsi contratti di lavoro, dichiarazioni dei redditi e buste paga a fronte del versamento di somme di denaro fra i 500 ed i 1000 euro.
Gli imprenditori, in prevalenza dell'edilizia e tre dei quali kosovari, sarebbero risultati intestatari di aziende esistenti solo sulla carta. Gli altri indiziati sono extracomunitari che avrebbero beneficiato del servizio illecito.
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