La Costa Concordia "legata" arriva
in porto con catene trevigiane

Domenica 27 Luglio 2014 di Mattia Zanardo
La Costa Concordia "legata" arriva in porto con catene trevigiane
3
TREVISO - Quando, ieri pomeriggio, la Costa Concordia è giunta davanti al porto di Genova, si sono rilassati anche a Salgareda. Le Officine L.C.M., del piccolo centro trevigiano, sono una delle aziende che hanno partecipato all'immane opera per rimettere in asse e poi trainare fino alla sua ultima destinazione la nave da crociera, incagliatasi al largo dell'isola del Giglio.



La ditta della Marca, per conto e in collaborazione con il consorzio Titan Micoperi di Ravenna (che ha curato l'intera operazione), in particolare ha progettato e realizzato i 56 "sistemi di collegamento rapido" delle catene con cui sono stati assicurati alle fiancate del relitto i giganteschi cassoni necessari a riportarlo in linea di galleggiamento (costruiti questi in provincia di Venezia).



Semplificando, dei super ganci costruiti in acciai speciali ad altissima resistenza, alti oltre due metri e pesanti due tonnellate, composti da due elementi: il "maschio" è stato agganciato alle catene, deposte sul fondo del mare e fatte passare sotto la chiglia della nave. La "femmina", invece, è stata fissata ai cassoni di dritta (quattro per ogni cassone).







Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 14:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci