Pugno di ferro contro i "nomadi molesti":
«Ci disturbano, non possiamo più vivere»

Mercoledì 8 Agosto 2012 di Paolo Calia
Controlli della polizia in un campo nomadi (foto archivio)
TREVISO - Pugno di ferro verso i tutti quei nomadi che considerano la città come un territorio dove ogni cosa è permessa. Lo ha deciso ieri il Comitato ordine e sicurezza convocato in Prefettura su richiesta di Andrea De Checchi, assessore con delega alla polizia municipale, ormai esasperato dalle intemperanze di alcuni personaggi che stanno rendendo impossibile la vita in molti quartieri.



Il problema nomadi è scoppiato in tutta la sua ampiezza dopo settimane di denunce, lamentele e polemiche. «Ho voluto questa riunione - spiega De Checchi - perché nell’ultimo periodo, soprattutto in via Bindoni ma anche in altre parti della città, si sono verificati dei comportamenti inaccettabili». L'elenco è, purtroppo, sempre lo stesso: rumori molesti, minacce, piccole violenze, mancato rispetto anche delle minime regole per una normale convivenza. «Ormai in quelle vie - continua De Checchi - i residenti hanno paura anche di uscire a prendere la posta. Purtroppo sono sempre di più gli episodi poco edificanti che hanno come protagonisti questi signori che danno sempre l'idea di voler vivere ai margini delle regole».



Da qui l'esigenza di fare qualcosa. De Checchi ha quindi chiesto più controlli e non solo in via Bindoni, da anni la strada dove la tensione è più alta. La convivenza tra nomadi e residenti è molto complicata. I normali controlli, anche se frequenti, non servono a riportare la calma. Occorre qualcosa di più. E ieri in Prefettura quel «qualcosa in più» è stato messo nero su bianco. Non trapelano grossi particolari, ma la sostanza sì: verranno aumentati i passaggi di volanti, pattuglie di carabinieri e della polizia locale, ma soprattutto i controlli saranno molto più invasivi.



Per più volte alla settimana, se non al giorno, i personaggi che maggiormente si sono distinti per comportamenti ben al di là delle regole, verranno sottoposti a controlli di ogni tipo: dalla validità dell'assicurazione dell'auto alla verifica di abusi edilizi nelle loro proprietà al controllo delle loro attività professionali fino a vere e proprie verifiche fiscali o sull'immobile di loro proprietà. Tutto quello che le forze dell'ordine fanno normalmente, solo che in questo caso saranno passaggi mirati.



Insomma: l'obiettivo è far sentire il fiato sul collo a chi ama trasgredire spesso e volentieri o considera la via in cui abita come qualcosa di assoluta proprietà. Questa ondata di controlli ferrei e ripetuti non riguarderà solo via Bindoni ma tutti quei quartieri, da San Paolo a Borgo Mestre, dove la resistenza di tanti residenti è ormai ridotta al lumicino per le ripetute, e spesso impunite, intemperanze.
Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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