CASTELFRANCO VENETO - Si trova la pensione decurtata di 271,36 euro per due volte, ma non riesce a capire il perché. Poi lo scopre: la pensione è stata "tagliata" da un pignoramento. Così Gianna Di Blasio, di Castelfranco, lancia un appello: «Questa situazione mi sta angosciando, chiedo che mi vengano restituiti i soldi che mi hanno incomprensibilmente pignorato attraverso Abaco, la società che riscuote i crediti del Comune».
Il motivo? Lo spiega la pensionata che non sa darsi pace: «Sono andata nella cancelleria del Tribunale e mi hanno spiegato che il pignoramento è dovuto al mancato pagamento di bollette del gas 2001». In quegli anni, le bollette si pagavano al Comune. Ma Gianna ha conservato le ricevute. «Ho ritrovato i bollettini dei pagamenti: ho sempre pagato tutto». Nell'atto di ingiunzione, firmato da Abaco, si legge che le somme non pagate sarebbero quelle relative a: "gennaio/febbraio 2001; marzo/aprile 2001; novembre/dicembre 2001), per un importo di 95,66 euro».
Ma la somma che viene richiesto a Gianna è lievitata a 271,36 euro. La differenza? "Spese generali e postali", pari a 144,35 euro, interessi legali, mora e oneri. «Ma io quei 95,66 euro li ho pagati -precisa Gianna- anzi mi è sorto il dubbio di aver pagato due volte».
La vicenda ha i contorni di un giallo: dal timbro dell'ufficio postale i bollettini risultano pagati nel 2006. «Non vorrei - conclude la pensionata - aver pagato i bollettini nel 2001, e poi di nuovo nel 2006 in seguito a un sollecito. È tutto molto strano, per me le bollette vengono prima di tutto». Una riprova? «Se non avessi pagato il gas, ora me l'avrebbero tagliato». C'è poi un'altra stranezza: «Abaco mi addebita gli interessi legali dal 2009, ma il timbro postale datato 2006 prova il pagamento precedente». Il tormento per Gianna continua: «Mi sono recata all'ufficio Inps, mi hanno detto di andare da Abaco a Montebelluna. Sto male, devo comprarmi le medicine. Ho sempre pagato, ma chi mi ripagherà dello stress?».
Ultimo aggiornamento: 20:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il motivo? Lo spiega la pensionata che non sa darsi pace: «Sono andata nella cancelleria del Tribunale e mi hanno spiegato che il pignoramento è dovuto al mancato pagamento di bollette del gas 2001». In quegli anni, le bollette si pagavano al Comune. Ma Gianna ha conservato le ricevute. «Ho ritrovato i bollettini dei pagamenti: ho sempre pagato tutto». Nell'atto di ingiunzione, firmato da Abaco, si legge che le somme non pagate sarebbero quelle relative a: "gennaio/febbraio 2001; marzo/aprile 2001; novembre/dicembre 2001), per un importo di 95,66 euro».
Ma la somma che viene richiesto a Gianna è lievitata a 271,36 euro. La differenza? "Spese generali e postali", pari a 144,35 euro, interessi legali, mora e oneri. «Ma io quei 95,66 euro li ho pagati -precisa Gianna- anzi mi è sorto il dubbio di aver pagato due volte».
La vicenda ha i contorni di un giallo: dal timbro dell'ufficio postale i bollettini risultano pagati nel 2006. «Non vorrei - conclude la pensionata - aver pagato i bollettini nel 2001, e poi di nuovo nel 2006 in seguito a un sollecito. È tutto molto strano, per me le bollette vengono prima di tutto». Una riprova? «Se non avessi pagato il gas, ora me l'avrebbero tagliato». C'è poi un'altra stranezza: «Abaco mi addebita gli interessi legali dal 2009, ma il timbro postale datato 2006 prova il pagamento precedente». Il tormento per Gianna continua: «Mi sono recata all'ufficio Inps, mi hanno detto di andare da Abaco a Montebelluna. Sto male, devo comprarmi le medicine. Ho sempre pagato, ma chi mi ripagherà dello stress?».