CONEGLIANO (TREVISO) - Sono stati due carabinieri a salvarlo. I militari sono arrivati nel tardo pomeriggio di venerdì nell'appartamento che si trova nel quartiere Monticella. Ad avvisarli di quanto stava accadendo è stata la telefonata della madre del ragazzo.
La donna era disperata, ogni tentativo di invitare il figlio a rientrare dal terrazzo di un palazzo dove si era barricato è infatti risultato inutile. Il 16enne non ne voleva sapere di entrare in casa ed aveva messo in atto una serie di comportamenti autolesionistici.
Il giovane aveva anche portato con sè due coltelli, presi in cucina, e aveva tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi. Inutile ogni tentativo di farlo desistere, tanto che la donna si è vista costretta a comporre il numero d'emergenza delle forze dell'ordine.
I carabinieri della compagnia di Conegliano, coordinati dal capitano Salvatore Gueli, sono arrivati in pochi minuti nell'appartamento ed hanno tentato di instaurare un rapporto di fiducia con il ragazzo ma non è servito a molto, il ragazzo non voleva infatti sentire alcuna ragione.
A quel punto non è rimasta altra soluzione che bloccarlo fisicamente. I carabinieri sono quindi riusciti a farlo allontanare dal parapetto poi lo hanno avvicinato e gli hanno bloccato le braccia.
Immediata la chiamata al 118 e la corsa all'ospedale di Conegliano dove è stato ricoverato e dimesso solo nella mattinata di ieri. Fortunatamente le sue condizioni di salute ora non destano preoccupazione.
Il giovane, che sta attraversando un periodo difficile, pare non sia la prima volta che mette in atto comportamenti autolesionistici. Forse una depressione. Per questa ragione i carabinieri hanno scelto di parlargli a lungo e di tentare di capire quale sia la ragione del suo disagio. Non è escluso, ma al momento l'ipotesi non trova conferme ufficiali, che il ragazzo abbia deciso di barricarsi in terrazzo dopo un rimprovero.
Ultimo aggiornamento: 19:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA La donna era disperata, ogni tentativo di invitare il figlio a rientrare dal terrazzo di un palazzo dove si era barricato è infatti risultato inutile. Il 16enne non ne voleva sapere di entrare in casa ed aveva messo in atto una serie di comportamenti autolesionistici.
Il giovane aveva anche portato con sè due coltelli, presi in cucina, e aveva tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene dei polsi. Inutile ogni tentativo di farlo desistere, tanto che la donna si è vista costretta a comporre il numero d'emergenza delle forze dell'ordine.
I carabinieri della compagnia di Conegliano, coordinati dal capitano Salvatore Gueli, sono arrivati in pochi minuti nell'appartamento ed hanno tentato di instaurare un rapporto di fiducia con il ragazzo ma non è servito a molto, il ragazzo non voleva infatti sentire alcuna ragione.
A quel punto non è rimasta altra soluzione che bloccarlo fisicamente. I carabinieri sono quindi riusciti a farlo allontanare dal parapetto poi lo hanno avvicinato e gli hanno bloccato le braccia.
Immediata la chiamata al 118 e la corsa all'ospedale di Conegliano dove è stato ricoverato e dimesso solo nella mattinata di ieri. Fortunatamente le sue condizioni di salute ora non destano preoccupazione.
Il giovane, che sta attraversando un periodo difficile, pare non sia la prima volta che mette in atto comportamenti autolesionistici. Forse una depressione. Per questa ragione i carabinieri hanno scelto di parlargli a lungo e di tentare di capire quale sia la ragione del suo disagio. Non è escluso, ma al momento l'ipotesi non trova conferme ufficiali, che il ragazzo abbia deciso di barricarsi in terrazzo dopo un rimprovero.
