ADRIA - Il polesano Stefano Callegaro è il vincitore della 4. edizione di MasterChef, una finale agitata alla vigilia dalle polemiche per un servizio di Striscia la notizia che rivelava il finale atteso per mesi dal pubblico.
Stefano si porta a casa 100.000 euro in gettoni d’oro, potrà editare il suo primo libro di ricette e a breve diventerà anche padre (ma qui Masterchef non c’entra). Davvero si poteva pensare che fosse tutta una burla, che nella battaglia delle antenne e delle parabole Sky-Mediaset, "Striscia" avesse messo insieme oltraggio e beffa, delazione e depistaggio? Ovviamente no, non si poteva. E non aveva nemmeno senso. Così la finale è diventata una carellata di piatti come in un menu fisso, dove non c’è sorpresa su cosa arriva in tavola (qui, ovviamente, su come li giudica il trio di esperti). Tutto scontato, niente brivido. Come una partita di calcio o di basket registrata: puoi guardarla lo stesso e magari apprezzare certe cose anche di più, ma la suspence è azzerata e non serve amare Hitchcock per capirlo.
Certo "Masterchef" sembra a tratti più una seduta psicanalitica quasi più adatta a Freud che a Cracco (la cui teatralità, come quegli attori che non nascondono "la recitazione", è fuori controllo) e la scelta dello specchio iniziale dove i concorrenti si sono guardati in un altro sè (ecco Freud che torna) è un colpo di teatro che farà anche colpo, ma spiega il senso di tutto il talent.
Poi la gara è vissuta sulla vittoria di Nicolò al primo round (dove l’adriese Stefano ha presentato il rognone), traguardo che dà dei vantaggi. Al secondo giro la battaglia si è fatta più serrata, anche perché uno dei tre concorrenti doveva essere eliminato. Così Nicolò ha scelto per sè e per gli altri i piatti della Chef casertana Rosanna Marziale, ma quasi paradossalmente a uscire è stata proprio Amelia (in una cascata di lacrime), casertana anche lei, che è scivolata su una mozzarella ripiena di tagliolini, mentre Stefano si è salvato (ha dimenticato il crostone di pane), con le cozze alla mozzarella nera.
Masterchef, che nell’ultima settimana ha avuto una media spettatori di quasi 2,5 milioni, ha portato Stefano e Nicolò in finale con il loro menu a più portate (dove Nicolò ha rotto l’ampolla d’olio in avvio, i superstiziosi non avrebbero dubbi): il montaggio serrato ha ristabilito almeno la tensione, se non l’incertezza del verdetto, anche se tutto il programma, come tutti i talent, vivono di una drammaticità fittizia, che è probabilmente anche la loro forza, ma sicuramente il loro difetto maggiore. La corsa verso il successo, una vera e propria maratona di piatti, alla fine ha incoronato Stefano Callegaro. Fine della trasmissione. Il resto forse finirà in tribunale. Ora c’è da pagare il conto.
I social. Su Twitter, che il vincitore si sapesse o meno, il tifo lo hanno fatto lo stesso per il loro beniamino e hanno continuato tutti a sognare la vittoria. Che fosse l'adriese Stefano piuttosto che Amelia o Nicolò, la serata finale del quarto MasterChef Italia non ha perso l'attenzione del pubblico da casa e nemmeno quello dei social network. Lo cinguettano anche i fan vip come Francesco Facchinetti: «possono dire mille volte chi vincerà tanto la finale la guardo lo stesso». E molti la pensano come lui. Anzi tutto sommato, a leggere i commenti sul web l'interesse è doppio e le domande sono due: chi vincerà ma soprattutto vincerà Stefano come ha anticipato Striscia?
Tutto questo nulla toglie alla sfida tra i tre finalisti che sono di altissimo livello, forse tra i migliori di sempre, come confessano anche i tre giudici-star Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco particolarmente soddisfatti alla fine di una quarta edizione dominata dalla grande cucina. Nicolò appena 21 anni e un papà medico «che ora avrà capito che cosa voglio fare», il «fanciullo dentro eterno uomo» si aggiudica la prima prova, quella mistery box che però, dice lui, porta anche un pò sforfuna ma arriva in finale dove esordisce rompendo la bottiglia dell'olio.
