RIO DE JANEIRO - Il Talian, una variante del dialetto veneto, da ora fa parte del Patrimonio culturale immateriale del Brasile.
Il riconoscimento - che ha riguardato anche le lingue Assurini do Trocorà e Guarani Mbyaé - è avvenuto oggi con la consegna di un apposito certificato durante il Seminario ibero-americano della diversità linguistica svoltosi a Foz do Iguacu, nello Stato meridionale del Paranà.
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Nel Paese sudamericano, il Talian (chiamato anche 'veneto brasileiro') è parlato da circa 500 mila persone come prima lingua, soprattutto nelle regioni vinicole del Rio Grande do Sul.
L'idioma è tuttavia frequente anche nelle regioni di Santa Catarina, Paranà ed Espirito Santo. La lingua venne introdotta da immigranti italiani, provenienti in particolare dal Veneto, che iniziarono a insediarsi nel Brasile meridionale a partire dagli anni 1870.
Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 13:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il riconoscimento - che ha riguardato anche le lingue Assurini do Trocorà e Guarani Mbyaé - è avvenuto oggi con la consegna di un apposito certificato durante il Seminario ibero-americano della diversità linguistica svoltosi a Foz do Iguacu, nello Stato meridionale del Paranà.
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Nel Paese sudamericano, il Talian (chiamato anche 'veneto brasileiro') è parlato da circa 500 mila persone come prima lingua, soprattutto nelle regioni vinicole del Rio Grande do Sul.
L'idioma è tuttavia frequente anche nelle regioni di Santa Catarina, Paranà ed Espirito Santo. La lingua venne introdotta da immigranti italiani, provenienti in particolare dal Veneto, che iniziarono a insediarsi nel Brasile meridionale a partire dagli anni 1870.