VENEZIA - Si scalda intorno al tema della sanità e dei suoi presunti sprechi la campagna elettorale per la presidenza del Veneto. Troppo ghiotta l’esca lanciata dal botta e risposta tra il premier Renzi («Inconcepibile che ci sia una Regione con 7 province e 22 Asl») e il governatore uscente Luca Zaia («Sono allibito, non sa nemmeno contare: siamo virtuosi e il suo stesso governo lo sa») perché non vi getti a pesce la rivale numero uno.
Alessandra Moretti fa subito sapere: «Se sarò eletta ridurremo le Asl a otto, liberando risorse da destinare al miglioramento dei servizi negli ospedali e aprendo una rete di ambulatori per la medicina di prossimità».
La lady del centrosinistra è attenta a non inimicarsi le categorie: «Nessuno discute le punte di eccellenza del sistema sanitario veneto.
Via alla riduzione da 21 a 8 Asl, dunque, ma «rafforzando la medicina del territorio istituendo un ambulatorio ogni quindicimila abitanti: saranno 330 in tutto il Veneto, in maniera da ridurre alla fonte il ricorso ai Pronto soccorso e alla diagnostica superflua».
Alla Moretti (oltre che a Zaia) risponde ironico Jacopo Berti, il candidato Cinqustelle: «Prendo atto che ha già cambiato idea, visto che fino a qualche settimana fa parlava di 7 Asl, non di otto. Non c’è dubbio che vadano ridotte, ma ognuno spara numeri a caso. Per noi è sovrano il principio che vanno tagliati i dirigenti ma nemmeno un posto letto».
E se Flavio Tosi, dal canto suo, fa sapere di non voler intervenire nella discussione (ne parlerà con una proposta ad hoc), Luca Zaia rincara la dose replicando questa volta al presidente della Toscana Enrico Rossi, che, in "ticket" con Renzi, ha vantato le cifre record della sua regione virtuosa: «Senza la disponibilità da gentiluomini del Veneto e di altre tre Regioni (Lombardia, Lazio e Sicilia) a sospendere un ricorso al Tar sulla spesa farmaceutica, anche la virtuosissima Regione di Renzi sarebbe finita in piano di rientro - staffila il governatore ricandidato - Per fare i primi della classe bisogna essere sicuri di esserlo». Zaia si riferisce agli sforamenti della spesa farmaceutica da parte della Regione Toscana.