Corruzione per le bonifiche,
Altero Matteoli verso il giudizio

Mercoledì 1 Luglio 2015
Corruzione per le bonifiche, Altero Matteoli verso il giudizio
VENEZIA - Il pool che ha indagato sulla vicenda Mose, a Venezia, ha chiuso le indagini per presunte dazioni a carico dell'ex ministro all'Ambiente Altero Matteoli che aveva visto la propria posizione stralciata, nella vicenda, in attesa del via libera del Senato.



Per Matteoli, i cui legali avranno 20 giorni per presentare memorie o chiedere che il loro assistito sia interrogato, si apre la via per il processo.
Secondo la Procura veneziana Matteoli sarebbe entrato nella vicenda Mose per dei finanziamenti illeciti che, grazie al suo intervento, sarebbero andati oltre che a lui stesso alla Socostramo di Erasmo Cinque (anche lui finito nell'inchiesta) per bonificare un'area a ridosso del ponte translagunare tra Venezia e Mestre in territorio di Marghera. Di fatto il Consorzio Venezia Nuova, all'epoca retto da Giovanni Mazzacurati, per ottenere dei favori da Matteoli, oggi senatore di Fi, ne avrebbe assecondato gli interessi con dazioni in denaro e inserendo tra i beneficiari dell'opera la Socostramo che, di fatto, non avrebbe fatto nulla incassando rilevanti somme di denaro.
Ultimo aggiornamento: 09:49

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