TRENTO - Difficile e complesso intervento da parte del soccorso alpino trentino trentino sul monte Brento per recuperare un giovane base jumper polacco, lanciatosi ieri sera dal Becco dell'Aquila e rimasto ferito e impigliato per tutta la notte con la vela tra le rocce e sospeso nel vuoto per oltre 300 metri.
Dopo una delicata scalata, i soccorritori hanno raggiunto il ferito, mettendolo subito in sicurezza. La via di arrampicata è stata nel frattempo attrezzata con delle corde fisse che sono state utilizzate per fare salire il medico che ha prestato i primi soccorsi in parete al base jumper, il quale poi è stato, con una delicata e impegnativa operazione, caricato sulla barella.
A questo punto è iniziata la fase molto delicata della calata della barella, avvenuta per circa 300 metri lungo la parete della montagna.
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A questo punto è iniziata la fase molto delicata della calata della barella, avvenuta per circa 300 metri lungo la parete della montagna.
Alle 5.30 circa il ferito ha toccato la base della montagna. Da qui si sono attese le prime luci dell'alba ed è stato fatto intervenire l'elicottero che con il verricello ha caricato la barella, trasportando il giovane all'ospedale S.Chiara di Trento. Non è in pericolo di vita.
