Sacile, la Zanutta "salva" la Fadalti
Squinzi: giorni che riempiono il cuore

Domenica 21 Settembre 2014 di Davide Lisetto
Il presidente di Confindustria Squinzi alla Zanutta
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SACILE - Ha scelto un’azienda che aumenta i fatturati andando in controtendenza nel disastrato comparto edilizio per lanciare l’ennesimo appello alla politica. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ieri ha inaugurato la rinnovata sede della Zanutta Spa a Sacile (Pordenone), la società specializzata nella vendita di materiali edili che in meno di un biennio ha salvato la ex Fadalti e ha ricominciato a macinare utili.

La nuova sede del gruppo familiare - la Zanutta nasce a Carlino (Udine) negli anni ’50 - diventa l'occasione per chiedere alla politica riforme che ridiano fiducia all’economia. Squinzi sale sul piccolo palco montato tra i bancali di materiali, pacchi di cemento e attrezzi e invoca: «Signori della politica, dateci un Paese normale, dove si possa avere fiducia». «È una giornata bellissima, giorni così riempiono il cuore», dice Squinzi, tornando a ripetere di non essere «un frequentatore di salotti della finanza, bensì un frequentatore di fabbriche, luoghi dove il lavoro è centrale, per il progresso civile e sociale del Paese». Eppure sulle polemiche legate al lavoro che infiammano la politica e i sindacati Squinzi sceglie di non dire quasi nulla. Evita di commentare la lite Camusso-Renzi. Così come evita l’articolo 18. Poi spiegherà che «la soluzione migliore è un contratto a tempo indeterminato che sia conveniente per le imprese e i lavoratori». Gli industriali chiedono in ogni caso un nuovo intervento del Governo sull'edilizia, settore che ha perso il 60% del volume della produzione dal 2007 e creato 600 mila disoccupati. «Se non riparte - avvertirà più tardi da Cappella Maggiore (Treviso), dove ha fatto visita al parchettificio Gaberlotto - non riparte il Paese». Come dire: è necessario creare le condizioni perché ci siano tante altre "Zanutta". L’azienda che in meno di due anni ha fatto crescere il fatturato del 30%. Nel solo 2014 le nuove assunzioni sono state una cinquantina, arrivando a 250 addetti. E inoltre si sta preparando lo sbarco commerciale in alcuni mercati esteri, tra i quali gli Usa (in particolare in Texas, dove il mercato edile è in forte crescita) e Dubai. «Stiamo procedendo - hanno spiegato i fratelli Vincenzo e Gianluca Zanutta - secondo quelli che erano i piani. Seppure in una situazione in cui il comparto dell’edilizia è praticamente fermo stiamo registrando dei risultati in controtendenza». E le performance dell’azienda lo dimostrano: il bilancio del 2014 sarà chiuso a circa 60 milioni. «Nel biennio - aggiungono - abbiamo riconquistato fette di mercato che la Fadalti aveva perso. Ci siamo poi rivolti a mercati nuovi, sia nazionali che esteri». Venti sono invece le filiali, erano 14 quelle a marchio Fadalti due anni fa. L’ultima sarà aperta nei prossimi giorni a Venezia. Nel frattempo la Zanutta ha fatto anche shopping. È stata infatti acquisita la Prebag di Casier (Treviso) specializzata nella produzione e vendita di case in legno. «Abbiamo voluto - spiega ancora Zanutta - ampliare la gamma dei prodotti per rispondere a più clienti». Una strategia che si sta rivelando vincente.
Ultimo aggiornamento: 12:42

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