PORDENONE - Le eccellenze italiane dell'Anticrimine per trovare un killer professionista. Sul duplice omicidio dei fidanzati Pordenone sembrano caduti gli ultimi dubbi: se per il movente dell'agguato le piste sono ancora tutte aperte - ma in considerazione delle tecniche utilizzate si inizia a guardare oltreconfine - per l'esecutore materiale dell'esecuzione si cerca una persona che abbia una straordinaria dimestichezza con le armi.
Un assassino freddo e spietato, capace di centrare nel giro di un paio di secondi entrambe le sue vittime al capo, giustiziandole senza pietà.
Un killer tanto più abile per il tipo di arma che ha utilizzato e per la capacità di diventare invisibile prima e dopo l'agguato. Una sorta di fantasma nell'affollato parcheggio della principale struttura sportiva della città. «La 7.65, proprio perché di uso comunissimo è anch'essa anonima - hanno commentato gli investigatori - e non ha una storia: a questo punto dovremmo probabilmente ribaltare il punto di vista e analizzare chi possa essere in grado, con uno strumento così poco efficace e impreciso, di essere quasi infallibile».
Nonostante in giro ci sia un assassino spietato, Pordenone e gli sportivi della palestra frequentata dalle vittime non vogliono farsi intimorire: «Se volevano farci paura - ha commentato il responsabile della Pesistica Pordenonese Dino Marcuz - si sono sbagliati: tutti noi siamo rimasti attivi fin dalla mattina dopo la barbara esecuzione perché è il nostro modo di affrontare la vita e le tragedie. Non possiamo permetterci il lusso di farli vincere. Qualunque fosse il motivo per questo folle agguato noi diciamo no alla violenza e sudiamo e ci alleniamo nel ricordo di Trifone e Teresa».
I due fidanzati scherzano in palestra
Medesimo atteggiamento tenuto dalla città: a parte il trambusto di telecamere e giornalisti che da oggi si è placato, residenti e fruitori del "Forum" (questo il nome del Palasport) hanno proseguito nelle loro attività quotidiane. Quelle sportive, nel palazzetto, e quelle scolastiche, nel palazzo di fronte, che ospita il più popoloso istituto superiore della provincia.
E per venerdì è confermato l'atteso concerto di Francesco De Gregori. Un atteggiamento, quello dei residenti, che nasce anche dalla convinzione diffusa che l'agguato sia stato messo a segno casualmente in quel luogo, ma che le origini di tanta crudeltà e ferocia siano lontane da Pordenone.
L'ultimo ballo di Teresa Costanza