SAN QUIRINO - C'è chi sgomita per esserci, al centro del mondo, e chi invece, invitato dall'alto, sceglie di declinare e preferisce concentrarsi più sul lavoro che sulla vetrina.
Accade, così, che uno degli agricoltori più in voga dell'intero Friuli, il sanquirinese Walter Zamuner, rifiuti (non senza una punta di polemica) una corsia preferenziale per l'Expo di Milano. Ad offrigliela, nelle scorse settimane, sono stati i vertici regionali, politici e di categoria.
Chi, nello specifico? «Sono stato contattato dalla Confederazione Agricoltori Italiani di Pordenone - spiega Zamuner, il "padre" dello zafferano "San Quirino" -. Grande interesse anche da parte della Regione, che aveva già espresso l'approvazione per il mio lavoro. Lo stesso Bolzonello mi aveva scritto una lettera».
Perché allora rifiutare un'occasione del genere? «Avrei avuto la possibilità di espormi ad un pubblico globale - prosegue Zamuner spiegando le ragioni del "no" - specie perché sono in fase di espansione. Però per coerenza ho rifiutato questa grande opportunità, visto che Expo è un evento che è stato violentato dalla corruzione, da multinazionali che io nel mio piccolo sto cercando di combattere».
Ultimo aggiornamento: 13:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA Accade, così, che uno degli agricoltori più in voga dell'intero Friuli, il sanquirinese Walter Zamuner, rifiuti (non senza una punta di polemica) una corsia preferenziale per l'Expo di Milano. Ad offrigliela, nelle scorse settimane, sono stati i vertici regionali, politici e di categoria.
Chi, nello specifico? «Sono stato contattato dalla Confederazione Agricoltori Italiani di Pordenone - spiega Zamuner, il "padre" dello zafferano "San Quirino" -. Grande interesse anche da parte della Regione, che aveva già espresso l'approvazione per il mio lavoro. Lo stesso Bolzonello mi aveva scritto una lettera».
Perché allora rifiutare un'occasione del genere? «Avrei avuto la possibilità di espormi ad un pubblico globale - prosegue Zamuner spiegando le ragioni del "no" - specie perché sono in fase di espansione. Però per coerenza ho rifiutato questa grande opportunità, visto che Expo è un evento che è stato violentato dalla corruzione, da multinazionali che io nel mio piccolo sto cercando di combattere».