PORDENONE - Elivia Prendi di due anni e mezzo sarebbe morta a causa di un errore nella sommistrazione di un farmaco, non adatto in età pediatrica e usato in dose più che tripla.
La piccola è deceduta il 15 febbraio mentre era ricoverata al Santa Maria degli Angeli per l’asportazione di una ciste sottolinguale.
A stabilirlo la consulenza tecnica medico-legale disposta dal sostituto procuratore Maria Grazia Zaina, affidata agli specialisti in anatomia e istologia patologica e anestesia e rianimazione Alberto Furlanetto e Barbara Benedini resa nota dalla società Giesse incaricata dalla famiglia di occuparsi del caso.
Secondo i consulenti tecnici del pm della Procura di Pordenone, i medici dell’ospedale di Pordenone avrebbero sbagliato nella scelta del farmaco utilizzato per sedare la bimba nella fase postoperatoria, oltre che nel suo utilizzo prolungato e nella quantità somministrata.
Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 13:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA La piccola è deceduta il 15 febbraio mentre era ricoverata al Santa Maria degli Angeli per l’asportazione di una ciste sottolinguale.
A stabilirlo la consulenza tecnica medico-legale disposta dal sostituto procuratore Maria Grazia Zaina, affidata agli specialisti in anatomia e istologia patologica e anestesia e rianimazione Alberto Furlanetto e Barbara Benedini resa nota dalla società Giesse incaricata dalla famiglia di occuparsi del caso.
Secondo i consulenti tecnici del pm della Procura di Pordenone, i medici dell’ospedale di Pordenone avrebbero sbagliato nella scelta del farmaco utilizzato per sedare la bimba nella fase postoperatoria, oltre che nel suo utilizzo prolungato e nella quantità somministrata.