Caccia al writer "Bako", mezza città
sfregiata dal vandalo che si firma

Mercoledì 23 Luglio 2014 di Camilla Bovo
La firma di Bako che ora potrebbe costargli caro
MONSELICE (PADOVA) - Lo scempio a Monselice passa attraverso le scritte che imbrattano muri, monumenti, arredi urbani. Non è una novità che la città della Rocca sia da sempre costretta a subire atti vandalici di ogni sorta. Ma in questi ultimi giorni si registra una vera recrudescenza di imbrattamenti. Le numerose scritte apparse nelle ultime ore portano una sorta di firma: la parola "Bako", vergata a caratteri cubitali con bombolette spray, ha invaso l'intera città.



Appare infatti sulle panchine di piazza Ossicella, sulla porta e sul pavimento del bagno di parco Buzzaccarini e lungo le mura di molti edifici in tutto il territorio comunale. I cittadini chiedono con forza l'utilizzo delle immagini riprese dalle telecamere del sistema di videosorveglianza per identificare l'autore di questi atti vandalici, il quale (se individuato) potrebbe essere multato pesantemente per i numerosi danni causati.



Il caso è scoppiato quando i volontari di Parco Buzzaccarini hanno trovato il bagno dell'area verde completamente imbrattato. Non è stato difficile per loro rendersi conto che l'autore del disastro al parco era la stessa persona che da troppo tempo si diletta a scarabocchiare la propria firma in tutta la città. E così è scattato l'allarme per invitare tutti a tenere gli occhi ben aperti. Risalire alla sua identità potrebbe rivelarsi più semplice del previsto: basterebbe risalire a uno qualsiasi degli ultimi episodi per associarlo a tutte le altre scritte con la stessa insolita firma.



L'unico precedente in questo senso, con la scoperta dei colpevoli, è però stato un paio di anni fa, quando un volontario degli Amici dei Musei sorprese due giovanissime intente a scrivere sulla fontana del complesso monumentale San Paolo, purtroppo usata ripetutamente come una lavagna a cielo aperto, dove scrivere insulti, dediche e offese. A spese dei genitori in quel caso venne acquistato tutto il materiale per la pulizia, alla quale dovettero provvedere personalmente le stesse ragazzine. E nel frattempo la San Paolo è stata scelta come uno dei punti sensibili da tenere costantemente sotto il controllo delle telecamere.
Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 11:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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