La fiaccolata degli amici per Mauro:
«Vogliamo sapere la verità»

Lunedì 3 Agosto 2015 di Camilla Bovo
La fiaccolata degli amici
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SANT'URBANO - Gli amici di Mauro l'avevano promesso: quella organizzata per ricordare il 33enne sarebbe stata una fiaccolata pacifica. Come ha ribadito il sindaco di Sant'Urbano, Augusto Sbicego, che ha partecipato alla serata, «l'iniziativa è stata organizzata non contro qualcuno, ma per Mauro».

E infatti non c'è stato alcun momento di tensione, solo tanta commozione.

Alle 21.30 di ieri sera una piccola folla si è assiepata attorno alla casa della famiglia Guerra, al civico 36 di via Roma. In tutto hanno partecipato in circa 250 persone. C'erano i familiari, gli amici di infanzia, i tanti compaesani che Mauro l'avevano visto crescere. C'era una rappresentanza della Tribuna Fattori del Calcio Padova. E c'era pure qualcuno che non aveva neppure mai conosciuto il giovane, ma che in qualche modo sentiva di dover portare la propria vicinanza alla famiglia straziata dal dolore.







I presenti si sono presto compattati in un corteo e, fiaccole alla mano, hanno cominciato la lenta processione lungo via Roma, attraverso la piazza, passando davanti alla chiesa.

Fino a raggiungere, poco prima delle 22, il campo maledetto, dove Mauro è stato raggiunto, dopo la fuga per evitare il Tso, dal proiettile sparato dal comandante della stazione locale dei carabinieri, il maresciallo Marco Pegoraro. Proprio sul luogo della tragedia gli amici hanno deciso di concludere la manifestazione in ricordo del 33enne, liberando in cielo decine di lanterne cinesi recanti la semplice scritta «Ciao Mauro», voluta da parenti e amici. Al giovane, del resto, piacevano tantissimo quelle lanterne, al punto che erano state utilizzate anche lo scorso anno per festeggiare la sua laurea.
Ultimo aggiornamento: 13:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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