Donatello, il Crocefisso
riacquista i suoi colori

Giovedì 26 Marzo 2015 di Caterina Cisotto
Donatello, il Crocefisso riacquista i suoi colori
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PADOVA - Venerato per secoli dopo aver stillato sangue dal volto e dal costato nel 1512 durante la Quaresima, il miracoloso crocefisso custodito nella chiesa dei Servi a Padova sarà al centro da oggi di una straordinaria mostra al museo Diocesano. Ridipinto di scuro a mo’ di finto bronzo probabilmente sia a metà dell’Ottocento che nel 1912 per il quarto centenario del sanguinamento, è stato riportato alla policromia originale con un restauro che gli ha restituito definitivamente una paternità dimenticata, quella del Donatello, testimoniata dal Vasari nel 1550 con le sue “Vite” e riscoperta nel 2008 da Francesco Caglioti e Marco Ruffini. Un “Donatello svelato” dunque, come recita il titolo della suggestiva mostra organizzata dalla Diocesi padovana e dalla Soprintendenza per i beni storici, artistici e etnoantropologici di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, affiancata da quella del Friuli Venezia Giulia e dal suo laboratorio del restauro di Udine.

Prima di ritornare ai Servi, la scultura del mitico maestro fiorentino verrà esaltata con l’esposizione nel museo Diocesano anche di altri due suoi crocefissi, provenienti dalla basilica padovana del Santo (portano la sua firma anche l’altare maggiore e il monumento equestre al Gattamelata nel sagrato) e da quella di Santa Croce a Firenze, che lo mise in gara contro il Brunelleschi. Tre capolavori a confronto, mai esposti insieme, che riveleranno il percorso artistico di Donatello dagli anni giovanili alla piena maturità, vissuta tra il 1443 e il 1453 proprio a Padova. «Per evidenziare la finezza dell’intaglio e la mano donatelliana riportate alla luce dei restauratori della Soprintendenza diretti da Elisabetta Francescutti - preannuncia Andrea Nante, direttore del museo in piazza Duomo - il Cristo ligneo dei Servi sarà esposto nel monumentale salone dei Vescovi senza croce, per farsi ammirare dal pubblico a 360 gradi».

Tantissimi gli eventi collaterali promessi dal museo Diocesano: dall’aggancio con il festival biblico che si svolgerà a Vicenza dal 21 maggio al 2 giugno, alla rassegna cinematografica proposta al vicino Mpx, con la proiezione dei film più significativi incentrati sulla passione di Cristo, da Pasolini a Gibson, Scorsese e Zeffirelli, Olmi e Buñuel, senza dimenticare il musical “Jesus Christ superstar”. Verrà riservata particolare attenzione ai giovanissimi, con visite guidate alla mostra e itinerari interattivi per i bambini, e un concorso per le scuole intitolato “Noi ci siamo lasciati sorprendere da…”, oltre a tanti laboratori per le famiglie. Un evento speciale sarà dedicato alla “Passione di Sordevolo”, messa in scena in una quarantina di repliche ogni cinque anni da ben 400 abitanti del paesino piemontese. Lo stesso tema sarà protagonista di alcuni concerti, tra le composizioni anonime medievali e le pagine dei grandissimi autori classici tra Seicento e Ottocento, come Bach: le note della sua “Passione” risuoneranno oggi pomeriggio in cattedrale per l’inaugurazione, presenti il vescovo Antonio Mattiazzo, l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune Flavio Rodeghiero e la sottosegretaria del Mibact Francesca Barracciu.

“Donatello svelato” si affiancherà ad un percorso didattico tra la basilica del Santo e il museo Antoniano e alle mostre proposte dal Comune, nei Musei Civici e a palazzo Zuckermann, che spaziano dalla scultura e dall’oreficeria a Padova tra Quattrocento e Cinquecento (da sabato) alla gioielleria contemporanea con una collettiva nell’oratorio di San Rocco in via Santa Lucia, frutto del concorso internazionale “Mario Pinton”, tema l’arte di Donatello.
Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 07:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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