I castagni di Quero sono in pericolo
Scatta la guerra tra insetti per salvarli

Martedì 22 Aprile 2014 di Fulvio Mondin
I castagni di Quero sono in pericolo
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BELLUNO - Era il maggio 2010 quando i fratelli Germano e Silvano Susanetto di Quero segnalavano che i loro castagni di Cilladon erano stati pesantemente infestati dal "Dryocosmus kuriphilus", un insetto originario della Cina arrivato in Italia nel 2002.



Esso, chiamato "piccola vespa del castagno", crea danni ingenti che nel giro di alcuni anni può portare addirittura alla morte delle piante. L'osservazione dei danni prodotti dalla vespa è proseguita in questi anni e ieri sono giunti a Cilladon il presidente del Consorzio di tutela del morone e del castagno feltrino Antonio Bassani e il socio esperto Costantino Scopel che hanno dato il via alla lotta biologica. «In questi anni - ha spiegato Bassani - sono state fatte prove a livello chimico con attacchi fitosanitari che, oltre a inquinare, non hanno prodotto risultati tangibili.



L'unico procedimento che permette la riduzione è l'utilizzo di un piccolo insetto, il "Torymus sinensi" che come il cuculo entra nei nidi e si mangia le uova degli altri uccelli. Questo insetto entra nella galla e se la mangia e, piano piano, si moltiplica fino a raggiungere il sopravvento sulla vespa cinese. Qui a Cilladon - ha proseguito Bassani - domani (oggi) libereremo un campione di 100 femmine e 50 maschi provenienti dal centro di moltiplicazione della Regione Veneto.



Gli insetti si insedieranno nella pianta madre e da qui inizieranno il loro lavoro». Oggi sono previsti due "lanci" anche a Seren e uno a Cesio. I tre effettuati la scorsa primavera sono attualmente sotto esame: «La raccolta delle galle e i rilevamenti avuti - ha sottolineato Bassani - stanno dando riscontro positivi, il che vuol dire che questo insetto sta facendo il lavoro di colonizzazione auspicato. In un periodo difficile per la castanicoltura è un formidabile punto di partenza. Non vuol dire che abbiamo trovato "l'acqua di Lourdes" ma un aiuto ai castani per la riduzione del cinipide che tanto male ha fatto ai produttori soprattutto dal punto di vista della voglia di fare nel continuare questa cultura di nicchia che ha avuto un ruolo fondamentale per Quero e Seren. Noi proseguiremo la lotta sperando che altre persone continuino a mettere a dimora nuovi castagni per far ripartire la storia».
Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA