Renzi al premier iracheno: «Di fronte a massacri, l'Europa non volta spalle all'Iraq»

Mercoledì 20 Agosto 2014
Il premer italiano Matteo Renzi
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L'Europa in questi giorni deve essere in Iraq altrimenti non Europa. Cos il premier Matteo Renzi secondo fonti governative si rivolto al premier uscente dell'Iraq Nouri Al Maliki incontrato nel palazzo presidenziale della zona verde di Baghdad.



Renzi ha espresso amicizia e vicinanza sia dell'Italia sia dell'Europa verso l'Iraq facendo presente che oggi, spiegano le stesse fonti di governo, è arrivato il sesto aereo di aiuti umanitari. L'integrità della regione e dell'Iraq, ha evidenziato il premier italiano, è fondamentale per la stabilità dell'intera area.



Renzi e il premier iracheno incaricato. Il presidente del consigli ha poi incontrato il premier iracheno incaricato: se qualcuno pensasse che davanti ai massacri in Iraq l'Europa volta le spalle e pensa solo allo spread ha sbagliato previsione «oppure ha sbagliato semestre. L'integrità della regione e dell'Iraq è fondamentale per la stabilità di tutta l'area - ha poi detto - Così il premier Matteo Renzi a margine dell'incontro a Baghdad con il premier Haider Al Abadi. Renzi ha poi detto che occorre «individuare una strategia chiara per far uscire l'Iraq dalla violenza e ha sottolineato come il nuovo governo può essere un'opportunità. La conversazione tra i due primi ministri è stata, spiegano sempre fonti italiane, concentrata sui temi della sicurezza e della lotta al terrorismo con riferimento anche alla drammatica decapitazione del giornalista americano Foley per mano dei jihadisti. Al Maliki e Abadi si sono rivolti a Renzi in qualità di premier italiano ma anche di presidente di turno dell'Unione europea.




Il programma di Renzi. Nell'agenda del premier una serie di colloqui: a Baghdad con il presidente Fuad Masum, il premier uscente Nouri al-Maliki e quello incaricato Haider al-Abadi. Poi Renzi dovrebbe spostarsi ad Erbil per un faccia a faccia con il presidente del governo regionale del Kurdistan, Masud Barzani e non è esclusa una visita in un campo profughi.



Usa e Turchia. In questi giorni Renzi ha avuto vari colloqui telefonici sull' emergenza irachena. Tra questi, quello con il presidente degli Usa, Barack Obama, e il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan.



Il sostegno armato ai curdi. E' una visita lampo quella del premier. Mentre Renzi è impegnato in Iraq nella Sala della Regina di Montecitorio, le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato per sono riunite in via straordinaria per ascoltare l'intervento dei ministri degli Esteri Federica Mogherini e della Difesa, Roberta Pinotti, che chiedono al Parlamento il via libera politico alle misure di sostegno alla resistenza curda.



Il ministro Mogherini. Nel valutare «la modalità di risposta alla richiesta di sostegno militare» all'Iraq, è necessario «il quadro di riferimento internazionale ed è fondamentale condividere questo passaggio insieme alle Commissioni competenti» del Parlamento. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini nell'informativa alle Commissioni Esteri e Difesa sulla situazione in Iraq e sul piano di aiuti militari che prevede l'invio di armi ai curdi.



Con l'avanzata dell'Isis in Iraq «è a rischio la stabilità della regione, che per noi è strategica, la sicurezza nazionale, ed un principio, quello della convivenza delle differenze in uno stesso territorio - ha poi spiegato il ministro - In Iraq «è a rischio la vita di civili, cristiani, yazidi, musulmani: è un dovere politico, ma soprattutto morale, rispondere a un dramma umanitario».
Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 08:47

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