Berlusconi: Renzi da sindaco
realizzò il 20% di quanto promesso

Domenica 21 Settembre 2014
Silvio Berlusconi
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Ha citato come esempio anche Matteo Renzi, candidato sindaco di Firenze, Silvio Berlusconi, che nel lungo intervento alla scuola di formazione politica di Forza Italia ha chiesto ai suoi sostenitori di impegnarsi per dare risposte concrete ai cittadini nelle piccole cose di ogni giorno. Quando l'attuale premier si è candidato a sindaco, ha osservato Berlusconi, «ha presentato un programma elettorale preparando una lista di cento cose da fare», in modo chiaro. «Poi fa niente - ha concluso con un pizzico di ironia - che ne abbia realizzato il 20% in 5 anni» ma il metodo era buono.



Le critiche «Come possiamo noi persone responsabili e coerenti con il nostro passato dire di no» a riforme costituzionali «che volevamo fare noi?», ha detto inoltre parlando dell'impegno di Fi sulle riforme costituzionali: «Detto questo - ha aggiunto -, noi non siamo soddisfatti» dei risultati finora raggiunti. «Spero di cuore che almeno sani tutti i vizi e renda ogni cittadino certo dei propri diritti e delle propria libertà», ha aggiunto sulla riforma della giustizia ribadendo che la corte di giustizia europea «presto annullerà» la sentenza Mediaset. «Io, oggi - ha detto - non sono completamente libero».



L'evento Dal punto di vista dell'organizzazione della proposta del partito infine, l'ex premier ha elogiato la scuola di Sirmione organizzata in questi 3 giorni da Mariastella Gelmini, dedicata soprattutto ai giovani di Forza Italia, invitando i suoi dirigenti a non fermarsi qua: «vogliamo ripetere questa opportunità coi nostri giovani coraggiosi in tutta Italia».
Berlusconi, dopo il suo intervento, ha stretto le mani di molti sostenitori ma ha lasciato quasi subito il camping di Sirmione in cui si è tenuta l'iniziativa senza rispondere alla domande dei giornalisti.




«​Forze nuove» «Dopo 20 anni Forza Italia subisce la patologia di tutti, ha bisogno di rinnovare, di forze nuove e di tornare allo spirito del '94», ha spiegato. «Ci ritroviamo anche con una stanchezza che non è in tutti ma in molti di noi, perché 20 anni di battaglia politica stancano» ma resta l'entusiasmo. «C'è una bandiera che si chiama Matteo Renzi e una mezza bandiera che si chiama Berlusconi: vediamo di utilizzare ancora questa bandiera, sarebbe bello avere un esercito azzurro con una bandiera, un vecchietto e tanti giovani».



Il partito «Io sono qua ad ascoltare obbediente quello che mi dite e a replicare se serve questo», ha anche detto l'ex premier. «Io - ha sottolineato - sono disciplinatamente all'ascolto». Berlusconi è arrivato in sala a Sirmione indossando occhiali da sole per problemi alla vista e prima di fare il suo intervento ha voluto lasciare la parola alla Gelmini «che mi ha chiamato a rapporto», ha scherzato l'ex premier, per ascoltare i giovani del partito che per tre giorni hanno discusso del loro futuro politico: «Io - ha ribadito - obbedisco».



Politica estera «Ho fatto interventi a pioggia su tanti amici» per evitare «nuove sanzioni» alla Russia: «Matteo Renzi mi ha ascoltato, è andato a discutere ma non c'è stato nulla da fare», ha poi spiegato Berlusconi parlando della crisi in Ucraina aggiungendo che «siamo tornati a un clima da guerra fredda». «L'avanzata dell'Isis - ha poi detto a proposito del caos in Medio Oriente - è qualcosa che ci preoccupa, avete visto le terribili scene delle teste mozzate». Di fronte al rischio di «un islam che è riesploso» e che minacciasse Israele «non posso rivelarvi i miei interlocutori ma posso dirvi con certezza che in questo momento la maggioranza dei cittadini israeliani sta pensando sia corretto difendersi con la bomba atomica», ha aggiunto. «Qualche leader occidentale - ha detto poi - è andato al golf dopo avere visto un suo concittadino ammazzato». Quanto sta accadendo, ha detto ancora, «fa pensare che non andava fatta le guerra nel 2004. Hanno voluto fare il contrario di quello che avevo detto».
Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 10:06

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