La fibrillazione dei mercati causata dall'annuncio del premier greco Alexis Tsipras di sottoporre a referendum il piano di salvataggio proposto dall'Europa per Atene, ha frenato l'arrivo in Borsa di Domus Italia, la società costituita dal Gruppo Caltagirone per diventare la prima public company italiana interamente focalizzata sul settore residenziale da destinare all'affitto.
Lo stop anticipato dell'Offerta globale è stato comunicato ieri al mercato, a due giorni dall'esordio a Piazza Affari. «Domus Italia spa, d'intesa con Banca Imi e Credit Suisse, in qualità di Coordinatori dell'Offerta Globale», si legge nel comunicato, «ha deliberato di procedere al ritiro anticipato integrale dell'Offerta Globale» secondo quanto prevede il prospetto «in presenza di evidenti e straordinarie condizioni di volatilità dei mercati mobiliari italiano e internazionali».
La società, spiega ancora la nota, «si riserva di ripresentare l'Offerta in un contesto di stabilità dei mercati finanziari», probabilmente a fine settembre.
Domus, che in tal modo dimostra la solidità dei suoi numeri, non è del resto l'unica società del settore immobiliare ad aver rinviato la quotazione per le forti oscillazioni dei mercati.
Lunedì in Germania anche Ado Properties, società che gestisce 13 mila appartamenti situati nella città di Berlino, ha deciso di rinviare la propria quotazione sul Dax a causa delle incertezze legate alla situazione greca. Solo qualche mese fa, poi, anche Sorgente Res, società del gruppo Sorgente, aveva fermato il processo dell'Ipo per l'instabilità del mercato ed è tutt'ora in attesa di far ripartire la macchina della quotazione.
Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 11:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo stop anticipato dell'Offerta globale è stato comunicato ieri al mercato, a due giorni dall'esordio a Piazza Affari. «Domus Italia spa, d'intesa con Banca Imi e Credit Suisse, in qualità di Coordinatori dell'Offerta Globale», si legge nel comunicato, «ha deliberato di procedere al ritiro anticipato integrale dell'Offerta Globale» secondo quanto prevede il prospetto «in presenza di evidenti e straordinarie condizioni di volatilità dei mercati mobiliari italiano e internazionali».
La società, spiega ancora la nota, «si riserva di ripresentare l'Offerta in un contesto di stabilità dei mercati finanziari», probabilmente a fine settembre.
Domus, che in tal modo dimostra la solidità dei suoi numeri, non è del resto l'unica società del settore immobiliare ad aver rinviato la quotazione per le forti oscillazioni dei mercati.
Lunedì in Germania anche Ado Properties, società che gestisce 13 mila appartamenti situati nella città di Berlino, ha deciso di rinviare la propria quotazione sul Dax a causa delle incertezze legate alla situazione greca. Solo qualche mese fa, poi, anche Sorgente Res, società del gruppo Sorgente, aveva fermato il processo dell'Ipo per l'instabilità del mercato ed è tutt'ora in attesa di far ripartire la macchina della quotazione.
