TREVISO - Da quest’anno in Arep, con la collaborazione di un’esperta in Danzamovimento terapia, stato introdotto un nuovo laboratorio rivolto a ragazzi con disabilit congenita che permettesse loro di avvicinarsi al movimento attraverso un lavoro creativo e attento alla relazione con l’altro.
La Danzamovimento terapia è una tecnica espressiva non verbale a mediazione corporea, che offre la possibilità di sperimentare sensazioni che si credono dimenticate, ricevendo e rispondendo a stimoli cinestetici, ritmici e sociali. Attraverso quest’approccio i ragazzi hanno l’opportunità di diventare più consapevoli del proprio corpo, delle numerose possibilità di movimento nel tempo e nello spazio con quantità variabili di energia e di sforzo; non solo, possono esprimersi con spontaneità e sicurezza, rinforzando la propria sensibilità e creando un tessuto affetivo-relazionale che consenta di facilitare il piacere della comunicazione e dello scambio, offrendo la possibilità di un’integrazione affettiva e di ascolto dell’altro. La comunicazione si snoda lentamente mediante lo sguardo, il sorriso, l’atto di ricevere, la danza, il contatto.
Il laboratorio iniziato a settembre dell’anno scorso e frequentato a scadenza settimanale dai ragazzi terminerà alla fine di maggio con un momento di festa e condivisione aperto a tutti che avrà luogo presso al parco dell’Arep sabato 28 alle ore 18.
L’entusiasmo che i ragazzi hanno dimostrato lungo tutto il percorso e i ritorni positivi avuti dalle famiglie ci spinge a cercare di consolidare e portare avanti questo progetto anche nei prossimi anni con la speranza di rivolgerlo non solo alla disabilità, ma di estenderlo in un ottica di integrazione.
* terapeuta Danzamovimento presso Arep Onlus
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 08:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA La Danzamovimento terapia è una tecnica espressiva non verbale a mediazione corporea, che offre la possibilità di sperimentare sensazioni che si credono dimenticate, ricevendo e rispondendo a stimoli cinestetici, ritmici e sociali. Attraverso quest’approccio i ragazzi hanno l’opportunità di diventare più consapevoli del proprio corpo, delle numerose possibilità di movimento nel tempo e nello spazio con quantità variabili di energia e di sforzo; non solo, possono esprimersi con spontaneità e sicurezza, rinforzando la propria sensibilità e creando un tessuto affetivo-relazionale che consenta di facilitare il piacere della comunicazione e dello scambio, offrendo la possibilità di un’integrazione affettiva e di ascolto dell’altro. La comunicazione si snoda lentamente mediante lo sguardo, il sorriso, l’atto di ricevere, la danza, il contatto.
Il laboratorio iniziato a settembre dell’anno scorso e frequentato a scadenza settimanale dai ragazzi terminerà alla fine di maggio con un momento di festa e condivisione aperto a tutti che avrà luogo presso al parco dell’Arep sabato 28 alle ore 18.
L’entusiasmo che i ragazzi hanno dimostrato lungo tutto il percorso e i ritorni positivi avuti dalle famiglie ci spinge a cercare di consolidare e portare avanti questo progetto anche nei prossimi anni con la speranza di rivolgerlo non solo alla disabilità, ma di estenderlo in un ottica di integrazione.
* terapeuta Danzamovimento presso Arep Onlus
