JESOLO - Bagni e docce aperti, chioschi chiusi. Non c’è pace per la spiaggia di Jesolo. O meglio, ancora niente accordo per l’Umg5, quella che rappresenta il tratto di arenile compreso tra piazza Brescia e piazza Brescia. Qui i concessionari uscenti, il Consorzio stabilimenti centrali riuniti scarl e i nuovi gestori, la Cbc srl, sono ancora lontani da un’intesa. Per questo fino a venerdì i servizi igienici e le docce presenti negli stabilimenti balneari Bafile e Augustus risultavano ancora sigillati e inaccessibili, e così già venerdì sera ai responsabili legali dei due comparti gli agenti della Polizia locale hanno notificato un’ordinanza contingibile ed urgente firmata dal vicesindaco Luca Zanotto che intimava la rimozione dei sigilli.
Il Comune ha sostenuto la richiesta ribadendo che questi manufatti erano stati affidati in custodia ai concessionari uscenti e che le strutture sono state realizzate per garantire i servizi a chiunque ne abbia necessità.
E lo stesso è accaduto alla Umg 7, in piazza Marconi, dove la gestione dell’arenile è stata aggiudicata dalla Sebi srl. Anche qui due dei tre chioschi che hanno raggiunto l’accordo sono rimasti chiusi, e sempre per gli stessi motivi. In entrambi i casi sia la Cbc srl sia la Sebi srl hanno spiegato che già nei primi giorni della prossima settimana questi chioschi riprenderanno la loro attività. Alla Umg5 rimane però la tensione. «Prendiamo atto dell’ordinanza del Comune – dice Renato Martin, presidente del Consorzio stabilimenti centrali riuniti scarl – che abbiamo ottemperato. Con i nostri legali valuteremo come tutelarci: come abbiamo ribadito nel recente sopralluogo riteniamo quei manufatti di nostra proprietà e per questo eravamo pronti a rimuoverli. La Cbc srl avrebbe dovuto installare delle sue strutture, così non è stato. Il Comune anziché concedere il titolo dell’anticipata occupazione, doveva assicurarsi su come sarebbe stata allestita la spiaggia».