Violenza sulle donne. Scopre il tradimento dell'ex marito, lui la riempie di botte e la minaccia. Viene assolto: «Erano episodici»

Venerdì 17 Maggio 2024 di Alfredo Baggio
Violenza sulle donne. Scopre il tradimento dell'ex marito, lui la riempie di botte e la minaccia. Viene assolto: «Erano episodici»

TREVISO - «Vedi di non farti trovare a casa! Ti rovino!». Minacce, percosse e violenze verbali dopo che l’allora coniuge aveva scoperto la sua relazione extraconiugale e lo aveva minacciato di divulgare le prove del tradimento ad amici, parenti e colleghi. Ma l’uomo, residente a Casier, è stato assolto da tutte le imputazioni da una sentenza del tribunale di Treviso. I tre capi di accusa erano lesioni personali, violenza privata (decadute in seguito al ritiro della querela da parte dell’ex moglie) e maltrattamenti, reato per il quale si era deciso di proseguire d’ufficio ma che nell’udienza di ieri non è stato riconosciuto «in quanto mancava l’intento di vessare e sottomettere» ha precisato il legale dell’uomo.

«La prendeva per il collo e la sbatteva al muro»

Si sarebbe quindi trattato di episodi isolati, seppur di una certa entità, tale da aver spinto in un primo momento la donna a querelare il marito. Tutto parte nel novembre 2018, periodo in cui la donna inizia a chiedere i primi chiarimenti sulle relazioni extraconiugali all’ex marito, il quale «la prendeva per il collo e la sbatteva al muro, intimandole di non impicciarsi e di lasciarlo stare» come riporta il primo documento di richiesta di rinvio a giudizio che risale al marzo 2021. Appena un mese più tardi, era dicembre, l’uomo viene a sapere, senza averne certezza, che la donna era riuscita a raccogliere in una chiavetta Usb le prove del tradimento. Questo suscita la sua rabbia e ulteriori reazioni violente. Si arriva dunque all’11 marzo 2019, giorno in cui il marito viene a conoscenza con sicurezza del fatto che l’ex moglie possedeva queste prove salvate in una chiavetta. Per farsela consegnare «iniziava a minacciarla con urla, scaraventando mobili a terra, iniziando poi a strattonarla, sbattendola sul divano e facendola cadere a terra. In seguito afferrava una bottiglia di latte e gliela rovesciava in testa. Successivamente prendeva una bottiglia di succo di frutta e nuovamente gliela rovesciava addosso» riporta il documento del tribunale. In quella stessa occasione, nel momento in cui la moglie si era recata in doccia per ripulirsi, l’uomo l’ha seguita prendendola per il collo e immobilizzandola al muro, intimandole di consegnare le prove della relazione extraconiugale. Dopo essersi divincolata, la donna è stata nuovamente raggiunta, aggredita e di nuovo afferrata al collo, finendo per sbattere la testa sul muro e venendo nuovamente umiliata dall’ex marito che questa volta gli rovescia addosso una bottiglia di vino.

La convivenza infernale

Gli ultimi mesi di convivenza diventano un inferno e, in seguito a un tentativo di avvicinare l’amante del marito, l’ex moglie viene nuovamente strattonata dall’uomo, riportando diversi lividi. All’udienza di ieri la donna, che oggi non convive più con l’ex marito, è stata sentita nuovamente e ha ridimensionato i fatti, spiegando che i litigi erano causati dal suo ricatto, ovvero consegnare le prove del tradimento ad amici e parenti, cosa peraltro avvenuta. L’uomo è stato dunque assolto dal primo capo d’accusa, i maltrattamenti, non essendo stato il suo un comportamento reiterato nel tempo, e dagli altri due per remissione di querela.

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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