Stretta del Comune sui rumori della movida e dei vicini di casa

Venerdì 26 Aprile 2024 di Luca Gigli
Una immagine di archivio di movida serale in centro a Rovigo

ROVIGO - La movida serale dei locali non deve disturbare i residenti, ma nemmeno ci si può mettere a tagliare l’erba alle 7 del mattino. Il regolamento sul rumore approvato in Comune disciplina tutte le attività che possono arrecare disturbo e creare quello che è chiamato inquinamento sonoro. Così è evidente che il primo dei problemi in tale senso è legato alle attività produttive, industriali, ai cantieri di ogni tipo. Alla base di tutto, poi, c’è la zonizzazione acustica che anni fa è stata approvata per Rovigo, che stabilisce dove possono insediarsi tali attività e quali limiti devono comunque rispettare.
Quel che più possono notare i rodigini, però, sono i rumori detti della movida, ma anche quelli magari dei vicini, come anche le emissioni acustiche di eventi temporanei tra fiere e spettacoli.

Partendo proprio dai pubblici esercizi, il termine fissato di lavoro per queste attività è alle 22 e chi vuole andare oltre, deve produrre una dichiarazione al Comune specificando cosa farà e quali rumori produrrà, con quale intensità e cosa farà per mitigarli. Non solo: dovrà anche attivarsi perché gli avventori non creino disturbo alla quiete pubblica sia nel locale che negli immediati paraggi. Lo stesso vale per i circoli privati.

BUROCRAZIA
Il regolamento prevede precisi strumenti che i titolari di qualsiasi genere di attività, compresi bar, pub e via dicendo, dovranno presentare al municipio. Il primo è la Documentazione previsionale di impatto acustico (Dpia), mirata a dimostrare quale sarà l’intensità del rumore prodotto, nel rispetto dei limiti fissati dal regolamento stesso e dalla zonizzazione acustica. Il Comune, poi, potrà richiedere entro trenta giorni dall’avvio di una qualsivoglia attività, la Documentazione di impatto acustico (Diac).
Oltre a ciò esiste anche la Valutazione previsionale di clima acustico (Vpca), che è una documentazione che va depositata quando si avvia la costruzione di un insediamento di ogni genere, dalle scuole agli ospedali, dalle lottizzazioni a fabbriche e così via.

MANIFESTAZIONI
Un capitolo è dedicato a tutto ciò che ha carattere occasionale come le feste, i concerti, le sagre e le fiere, luna park e qualsiasi altro tipo di attività. In questo campo, però, è inserito anche un comma importante che riguarda intrattenimenti musicali o simili organizzati dai pubblici esercizi per le proprie serate e in questo caso la durata complessiva non potrà superare i dieci giorni all’anno. In sostanza: un pub non potrà fare concerti all’aperto per più di dieci volte all’anno. Se si dovesse superare tale durata, si ricadrà nelle norme più restrittive in materia, non essendo più considerata attività temporanea.

VICINATO
Arriva, infine, la parte dedicata ai rumori casalinghi, tra giardinaggio e hobby. Nel primo caso, macchinari e attrezzi rumorosi dovranno essere usati dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 20, sabato e festivi dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Macchine domestiche e hobbistiche hanno gli stessi orari, ma nei festivi solo dalle 9 alle 13.
 

Ultimo aggiornamento: 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci