UDINE - PORDENONE - Potrebbero finalmente avere i mesi contati i pesanti disagi che si vivono periodicamente sulla ferrovia Venezia-Udine, la linea che serve tra le altre città anche Pordenone e il Friuli Occidentale.
LA SVOLTA
Deviatoi (quindi gli scambi), centraline elettriche, sistemi informatici. «Nella seconda parte dell’anno il gestore della rete si concentrerà anche sulla linea tra Venezia e Udine», ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante. I lavori di adeguamento tecnologico, quindi, interesseranno anche la linea “alta”, la più importante sia per Udine che per il capoluogo del Friuli Occidentale. «La programmazione - spiega sempre Amirante - parla della seconda parte dell’anno». Secondo semestre, ma è più probabile che vista l’incombenza dell’estate si possa partire con maggior decisione dopo la “sosta”. E si lavorerà di notte, per minimizzare i disagi. Disagi che invece sono notevoli proprio a causa di elementi strutturali vecchi che si guastano ormai troppo spesso, causando ritardi e cancellazioni che fanno infuriare i pendolari. Solamente ad aprile, ad esempio, due guasti importanti hanno letteralmente mandato in tilt l’intera linea, con ritardi che hanno raggiunto anche le due ore e convogli completamente saltati.
L’OPERA PRINCIPALE
E poi c’è il nodo ferroviario di Udine, cruciale soprattutto per il traffico delle merci ma anche per la progressiva eliminazione dei passaggi a livello cittadini lungo la cosiddetta linea di cintura. Ebbene, sotto questo aspetto è arrivata una buona notizia da Roma: il governo, infatti, ha garantito altri 40 milioni di euro a beneficio dell’opera che prevede la rivoluzione del nodo ferroviario di Udine. «Si tratta di un passaggio assolutamente strategico - ha spiegato sempre l’assessore Cristina Amirante -. Senza questo ulteriore stanziamento finanziario, infatti, correvamo il rischio di vedere i lavori fermi dopo il 2026. Invece grazie ai 40 milioni che sono stati garantiti dal governo si può andare avanti fino al termine di un’opera che porterà sul territorio diversi risultati tangibili».
Il Nodo ferroviario di Udine si compone di diversi stralci: si parte dalla digitalizzazione della linea fino alla stazione del capoluogo, poi si procede con lo spostamento vero e proprio del nodo nei pressi della zona industriale udinese, per finire con la realizzazione della bretella che manderà in soffitta i passaggi a livello.