Piombino Dese. Tentato omicidio del vicino di casa: pensionato assolto, ha agito per legittima difesa

Sabato 18 Maggio 2024 di Marco Aldighieri
TENTATO OMICIDIO - Assolto il pensionato di 65 anni Salvatore Corda

PIOMBINO DESE (PADOVA) - Il 21 luglio di tre anni fa a Piombino Dese non c’è stato nessun tentato omicidio, ma piuttosto un’azione di legittima difesa. Ieri mattina i giudici del Tribunale collegiale hanno sentenziato una doppia assoluzione per il pensionato Salvatore Corda, 68 anni originario di Dolianova (provincia Sud della Sardegna) e difeso dagli avvocati Ernesto De Toni e Claudio Galparoli.  Il pubblico ministero Giorgio Falcone, titolare delle indagini, aveva chiesto per lui una condanna a 8 anni e 6 mesi di reclusione.

Mentre la parte civile, con il legale Locatelli del foro di Venezia, aveva chiesto 350 mila euro per la vittima e 100 mila euro per la moglie che avrebbe subito gli atti persecutori. Corda era finito sul banco degli imputati con l’accusa di tentato omicidio, stalking e lesioni personali aggravate. Ed ha incassato una assoluzione perchè il fatto non costituisce reato e una perché il fatto non sussiste. 


LA DIFESA
Durante il dibattimento i legali De Toni e Galparoli hanno dimostrato come il loro assistito si sia sempre difeso dai violenti attacchi del vicino di casa armato di ascia e di coltello. I giudici hanno anche acquisito i filmati girati dalla moglie del pensionato, il giorno del presunto tentato omicidio, dove si vede come Corda e la consorte vengano in realtà minacciati dal vicino. Il 65enne sardo era stato anche accusato di essere così aggressivo, solo perché il suo inquilino è romeno. Ma anche in questo caso la difesa ha sgretolato la tesi formulata dagli inquirenti, perché i coniugi Corda per 20 anni erano stati vicini di casa di una famiglia di cittadini romeni senza mai avere alcun problema. Inoltre in aula è emerso come i due coniugi, siano stati costretti a edificare una sorta di tettoia per ripararsi dagli sputi del vicino residente al primo piano della bifamiliare. Nella udienza del 26 marzo la moglie dell’imputato, dopo aver deposto, si era sentita male ed era stata ricoverata per problemi al cuore. 


I FATTI
Secondo quello che era l’accusa il primo episodio di violenza da parte del pensionato contro il suo vicino di casa romeno, I.G. di 56 anni, si sarebbe registrato il 23 dicembre del 2020. In quella occasione Corda, armato di bastone, ha colpito al volto lo straniero procurandogli una doppia frattura scomposta della mandibola. La vittima è stata dichiarata guaribile dai medici in trenta giorni. Da questo momento, ancora per l’accusa, la vita del cittadino romeno e della moglie è diventata un inferno. In più di una occasione il pensionato avrebbe minacciato la coppia di uccidere i loro parenti a bastonate. Il 27 gennaio del 2021 Corda ha colpito, questa volta armato di bambù, il vicino di casa di nuovo al volto e a una mano. Infuriato, ha tagliato i fili adibiti a stendino di marito e moglie. E poi con la fionda gli ha lanciato dei sassi, anche contro i loro cani. Fino ad arrivare al giorno del tentato omicidio, il 21 luglio di tre anni fa. Corda, con in mano un grosso bastone nodoso e un ceppo, ha spaccato la testa allo straniero e gli ha fratturato un dito della mano sinistra. Il vicino di casa ha rimediato una prognosi di 65 giorni. Ma in realtà tutti questi episodi non sono stati altro che azioni di legittima difesa da parte di Corda, minacciato con ascia e coltello.

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