Raduno Alpini 2023: Regione, penne nere punto riferimento incrollabile

Martedì 7 Maggio 2024
Udine, 7 mag - Un lavoro prezioso, lungimirante e attento, che prende in esame numeri e flussi di persone di un evento estremamente sentito, che valorizza, amplifica ed esamina sotto molteplici aspetti il senso di comunità che questa terra ha saputo ritrovare all'indomani del 6 maggio del 1976. E proprio a poche ore dalla giornata che ci ha ricordato il quarantottesimo anniversario del terremoto, si rinnova quel legame che unisce le penne nere inscindibilmente al Friuli: la loro capacità organizzativa e la loro grande generosità furono fondamentali in un momento nel quale popolazione e territorio avevano bisogno di un immediato sostegno fisico e morale, di un punto di riferimento forte e generoso in mezzo alla devastazione. Sono alcuni dei concerti espressi dall'assessore regionale alle Finanze che oggi è intervenuta nell'Auditorium della biblioteca scientifica dell'Università di Udine, ai Rizzi, in occasione della presentazione del volume "L'adunata degli alpini. Valori, economia e sostenibilità". La pubblicazione, di Forum Editrice, presenta i risultati della ricerca del Dipartimento di scienze economiche e statistiche dell'Ateneo friulano incentrata sull'impatto che ha avuto l'adunata nazionale delle penne nere a Udine nel 2023. Nel portare il saluto del governatore del Friuli Venezia Giulia, l'esponente dell'Esecutivo regionale ha sottolineato il ruolo fondamentale che hanno ricoperto degli alpini anche nei momenti emergenziali più recenti, tra i quali la pandemia, che li ha visti scendere in campo per aiutare le comunità dei paesi, rispondendo anche alle esigenze più piccole, dando speranza e coraggio con la loro presenza, forza e con il loro sorriso. L'assessore alle Finanze ha ringraziato poi l'Università di Udine per l'importante lavoro svolto con la realizzazione dello studio, il quale può essere preso a esempio anche per altri tipi di raduni e incontri numericamente rilevanti che potranno essere organizzati in futuro. Ha ricordato infine come lo stesso Ateneo di Udine sia nato, dopo il terremoto del 1976, come ricerca da parte della comunità friulana di una emancipazione culturale capace di far crescere il territorio, in uno slancio di orgoglio e amor proprio che ha dato i suoi frutti. ARC/PT/gg
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