Lido di Venezia. Addio al curatore di mostre Paolo De Grandis: per la Biennale ha organizzato 136 esposizioni

Da tempo era gravemente malato ma ha comunque cercato di lavorare fino all'ultimo

Lunedì 13 Maggio 2024 di Lorenzo Mayer
Paolo De Grandis

LIDO (VENEZIA) - Paolo De Grandis era un innamorato dell'arte, della sua città e del Lido. Ma anche un "visionario" capace di cogliere grandi sfide, senza mai dimenticare un tratto di umanità e sensibilità. La notizia della sua scomparsa, a 66 anni, rappresenta una grande perdita, un vuoto incolmabile per i tanti che gli hanno voluto bene. Da circa due anni combatteva, senza mai mollare, contro una grave malattia che lo ha provato, ma non gli ha mai fatto perdere la voglia di lavorare.

Fino a giovedì scorso era al lavoro in via Pietro Orseolo II, dove abitava, e dove era in quartiere generale della società PDG Arte Comunications da lui fondata.

L'amore per l'arte

Il sodalizio tra il mondo dell'arte e Paolo De Grandis inizia nel 1984 con la mostra "Quartetto" organizzata parallelamente alla Biennale presso la Scuola Grande S. Giovanni Evangelista. L'esposizione fu consacrata ufficialmente dai critici Achille Bonito Oliva, AlannaHeiss e Kaspar Koenig, testimoni di un importante confronto favorito dalla presenza di artisti quali Joseph Beuys, Enzo Cucchi, Bruce Nauman e Luciano Fabro. Ha dedicato il suo impegno all'arte fino agli ultimi giorni in occasione della mostra "Global Painting" La Nuova Pittura Cinese" al Mart di Rovereto che grazie al successo di critica e pubblico è stata prorogata per due volte. L'ultimissimo progetto a cui si è dedicato insieme a Carlotta Scarpa, co-curatrice, suo fedele braccio destro per oltre vent'anni di intenso lavoro è stata la Mostra di Li Chevalier al Museo d'Arte Orientale inaugurata venerdì.

L'impegno con la Biennale

I legami con la Biennale che sono divenuti stabili a partire dal 1995 hanno costituito una delle tappe fondamentali per quelli che sono stati gli esiti emblematici a cui Paolo De Grandis è approdato. Prima tra tutte l'ideazione dei padiglioni esterni fuori dalle aree canoniche dei Giardini e dell'Arsenale con la prima partecipazione di Taiwan alla Biennale di Venezia. Sono state ben 136 le mostre e gli eventi collaterali organizzati da De Grandis per la Biennale di Venezia. Come spesso accade ai talenti, De Grandis ha avuto, forse, maggiori riconoscimenti all'estero che in patria. E' stato, per esempio tra i vari incarichi, curatore di numerose Biennale internazionali come la prima Biennale di Karachi e la Changwon Sculpture Biennale in Corea del Sud. Chiave d'apertura per comprendere l'impegno è stata "Open" Esposizione Internazionale di Sculture e installazioni che si è tenuta annualmente al Lido di Venezia durante la Mostra del Cinema dal 1998 al 2017. In 20 edizioni Open ha ospitato oltre 700 artisti provenienti da più di settanta paesi ed ha presentato artisti riconosciuti a livello internazionale come: Yoko Ono, Fabrizio Plessi, Marc Quinn, Jean-Pierre Raynaud, Mimmo Rotella, Julian Schnabel e molti altri. Paolo De Grandis lascia il figlio Leonardo, due fratelli e una sorella. 

Ultimo aggiornamento: 11:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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