L'aqua granda arriva dal cielo e sorprende anche il Mose, città allagata: «Mai accaduto un fenomeno simile»

Venerdì 17 Maggio 2024 di Raffaella Vittadello
Campo San Polo sott'acqua


VENEZIA - Pioggia torrenziale, le sirene non hanno suonato, il Mose non si è alzato, ma ieri sera, 16 maggio, l'acqua alta c'era eccome. Che poi fosse acqua del cielo e non della laguna, c'è da consolarsi perché ha fatto meno danni, ma gli effetti sono stati eguali.
In alcuni punti era come se ci fossero stati 120 centimetri, in altri a 110.

E il centro storico si è ritrovato sguarnito di passerelle, perché ormai la stagione non lo prevede più, e senza alcun avviso, se si esclude un messaggio di allerta spedito dal Comune di Venezia che annunciava un nubifragio violentissimo, che avrebbe portato un sovralzo della marea alla Salute a 110.

LE PREVISIONI
Ma che cosa è successo? Le previsioni parlavano di una marea sostenuta, che avrebbe potuto raggiungere i 110 centimetri, quota su cui solo dal prossimo anno è previsto che si alzeranno le barriere mobili, come valore di salvaguardia.
Ma nessuno ha calcolato la possibilità della violenza della pioggia. Che è caduta talmente improvvisa, intensa e veloce che i "gatoli", che costituiscono la rete di scarichi cittadina, si sono intasati e non sono riusciti a ricevere e a far defluire correttamente l'enorme quantità di acqua che si è riversata su una zona tutto sommato circoscritta.
E quindi il risultato finale è stato l'allagamento della città. Per una volta di acqua dolce, anziché salata.

IL FENOMENO
«Un fenomeno raro, mai osservato prima e che entrerà come caso da studiare negli annali» lo definisce Alvise Papa, responsabile del centro maree del Comune di Venezia, che ieri sera guardava esterrefatto i dati registrati dalle centraline: «In tre minuti l'acqua alla Salute è cresciuta di 7 centimetri. Arrivando da 103 a 110. Ma in mare di centimetri ce n'erano 98 alla piattaforma del Cnr e 103 al Lido, alla diga Sud. E in altri tre minuti è improvvisamente scesa, come una vasca che si svuota quando si toglie il tappo. Ma il fenomeno è stato di breve durata, perché poi i temporali si sono susseguiti, l'acqua piovana ha continuato a cadere e quindi sono saltate tutte le misurazioni. E del resto fenomeni simili sono destinati a diventare ordinari».
Dunque le centraline dell'acqua alta continuavano a registrare valori tutto sommato sostenuti, ma modesti, mentre nelle calli gli allagamenti erano ben più sostanziosi. L'Arpav parla di 127.4 millimetri di acqua in un'ora per metro quadrato. Tanto che anche nei motoscafi della linea 5,2 è diventata difficile la navigazione, con le cabine che si riempivano di pioggia.

LE REAZIONI
«Capisco che la meteorologia non è una scienza esatta - sbotta Tommaso Sichero, titolare della ristorante alla Palazzina di Cannaregio e vicepresidente Aepe - ma le previsioni di pioggia c'erano e questo evento deve segnare la strada: non avevo mai visto una cosa simile prima d'ora. Il Mose andrebbe utilizzato anche per questi eventi, non solo per l'acqua alta. In fondamenta di Cannaregio era come se ci fossero 110 centimetri, non si camminava. Avevo dei clienti da accompagnare alla fine del rio, ho optato per diversi percorsi, anche facendo strade che solitamente non vanno sotto. Invece ieri sera era tutto diverso dal solito, l'acqua era piovana. Ma il risultato finale era che era impossibile percorrere la città senza bagnarsi, e senza essere stati avvertiti».
 

Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 09:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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