CAVALLINO TREPORTI - «Un risultato importante che premia il lavoro di una grande squadra: operatori, amministratori e residenti che hanno saputo costruire un'offerta al passo con i tempi e capace di rispondere ai bisogni di un turista evoluto e attento ai temi della sostenibilità».
IL PLAUSO DI ZAIA
Senza dimenticare un altro aspetto, ovvero che a livello di costa veneta, i numeri diventato imponenti. «Se ai 6,8 milioni di presenze Cavallino-Treporti sommiamo i dati delle spiagge di Jesolo, Eraclea, Caorle, Bibione prosegue Zaia - abbiamo una Costa veneta con numeri da capogiro. Un litorale di 120 km sul quale sventolano bandiere blu e verdi, che confermano la grande attenzione nei confronti dell'ambiente, un'alta qualità dell'acqua, dei servizi e di pulizia degli arenili».
Due, nel frattempo, le motivazioni che a Cavallino-Treporti vengono poste alla base di questo risultato: la destagionalizzazione con campeggi aperti già ad aprile fino a ottobre inoltrato e l'alta qualità dei servizi proposti. «I dati sulle presenze sono sicuramente un indice di apprezzamento da parte degli ospiti spiegano il presidente di Assocamping e il presidente del Consorzio Parco turistico, Francesco Berton e Mattia Enzo , sia per la tipologia di vacanza, sia per il territorio nel quale sono inseriti i campeggi e villaggi turistici. Non a caso, anche e soprattutto dopo la pandemia da Covid, sia gli arrivi che le presenze sono aumentati sensibilmente in questi anni. Nella stagione passata, è stato registrato un +12% di stranieri rispetto al periodo pre-pandemia, portando il totale degli arrivi al record assoluto, per tutta la costa italiana, di 6.818.604 presenze».
PIÙ QUALITÀ
E le ragioni di questa scelta premiante sono presto dette: «Da sempre le nostre strutture lavorano per innalzare sempre di più la qualità dei servizi offerti precisa Berton , facendo trovare ogni anno qualcosa di nuovo agli ospiti e soprattutto lavorando per allungare sempre più la stagione».
Fondamentale, poi la volontà di far crescere le presenze nella bassa stagione: se da una parte, infatti, i mesi centrali dell'estate registrano ormai da anni il tutto esaurito, è sui mesi di bassa e media stagione che si stanno incrementando continuamente i numeri. «L'aumento delle presenze, secondo l'analisi dei dati concludono Berton ed Enzo - risulta coprire tutto il periodo stagionale, dimostrando quindi un allungamento dei mesi di coda. Questo porta a considerazioni importanti, prima fra tutte, il riuscire a dare maggiore occupazione ai lavoratori del territorio e non, potendo mantenere aperte più a lungo le strutture».
Quest'anno ne è ancora più da esempio, visto che alcune strutture hanno aperto le porte agli ospiti già a partire da fine marzo.