Padova. Allergie in aumento, con il cambiamento climatico ci sono più pollini. Cancian: «L'inquinamento abbatte le barriere, sintomi peggiori»

Tra un decennio si calcola che il 40% degli italiani soffrirà per 365 giorni di queste patologie

Giovedì 16 Maggio 2024 di Nicoletta Cozza
Foto Pexels - cottonbro studio

PADOVA - L'esplosione dei casi si verifica in primavera, ma preoccupante è lo scenario futuro, in quanto tra un decennio si calcola che il 40% degli italiani soffrirà per 365 giorni di queste patologie, già ora al primo posto tra quelle croniche. La UOSD di Allergologia diretta dal professor Mauro Cancian, infatti, ha erogato nel 2023 quasi 24mila prestazioni con un incremento del 20% rispetto all'anno precedente. Le principali prestazioni sono state i test di tolleranza e provocazione con farmaci o alimenti (37%) e le immunizzazioni per allergie (34%). E significativa è l'attrattività extra regione, con un boom di utenti pari al 76% nel 2022 sul 2023. Ieri in Azienda Ospedale Università a fare il punto sull'attività sono stati il direttore generale Giuseppe Dal Ben e lo stesso Cancian.

Sabato si celebrerà "l'Angioedema day", un'occasione per i pazienti di avere libero accesso dalle 9 alle 12 agli ambulatori al piano rialzato del Policlinico.

L'attività in ospedale

L'Unità Operativa si occupa di manifestazioni allergiche di ogni tipo ed eziologia, come rinite, congiuntivite, asma, orticaria, angioedema, dermatiti, sintomi gastrointestinali, anafilassi, e di altri quadri immunologici con interessamento locale, o sistemico. Ogni attività è contraddistinta da un approccio olistico, in modo da trattare le diverse problematiche in maniera globale. I numeri del 2023 danno la dimensione del lavoro svolto: 100 consulenze in Pronto soccorso, revisione di 90 piani terapeutici in telemedicina, 3mila visite allergologiche, e per quanto riguarda la diagnostica 1.900 test percutanei, 12mila patch test, 515 analisi in ambulatorio integrato. Da segnalare, inoltre, i dati riguardanti le terapie, con 75 malati seguiti per la somministrazione di farmaci biologici, 474 con necessità di adrenalina autoiniettabile e 3.512 pazienti con bisogno di immunoterapie desensibilizzanti. L'impegno dei prossimi mesi sarà la presa in carico dei giovani che transitano alla fascia adulta, in sinergia con i medici dell'allergologia pediatrica. La UOSD Allergologia è composta da 3 specialisti, 4 medici in formazione, personale infermieristico e di recente pure da una biologa che si occupa degli studi clinici. L'attività si articola tra 4 ambulatori, un'area osservazionale, una di monitoraggio e un laboratorio polifunzionale. L'Azienda patavina, che ha convenzioni con le altre Ulss del Veneto, è il riferimento internazionale per orticaria e angioedema, e ha il coordinamento nazionale del network sempre dell'angioedema. Partecipa a 4 studi clinici, a 5 sperimentazioni di fase II e III e a uno studio osservazionale di fase IV.

Allergie, quali sono le cause

«Quello attuale - ha esordito Dal Ben - è il periodo più adatto per parlare di allergie e quindi di questo reparto che rappresenta un'eccellenza. In tale ambito mi fa piacere sottolineare il tema della transizione pediatrica, con i bimbi vengono seguiti appunto in Pediatria, ma che poi una volta adulti perdono i riferimenti: per questo stiamo lavorando affinché ci sia una presa in carico con la messa disposizione di servizi pure quando diventano grandi».
«In primavera - ha spiegato Cancian - le allergie sono prevalenti per vari motivi, come la presenza di pollini, o di imenotteri, però ce ne sono anche di perenni per esempio dovute agli acari, alle muffe, o ai farmaci che sono in aumento e fra 15-20 anni interesseranno il 40/50% della popolazione in maniera più o meno rilevante. L'inquinamento influisce perché altera le mucose delle vie aeree, la barriera cutanea, favorendo l'ingresso degli allergeni nell'organismo e indebolendo le barriere i sintomi peggiorano. I cambiamenti climatici facilitano lo sviluppo di nuove piante e per esempio ora nel Veneto vediamo la fioritura di arbusti che erano tipici del sud, e poi abbiamo più pollini per periodi maggiori che portano a un peggioramento dei sintomi. Certo, disponiamo di molti farmaci, come cortisonici e antistaminici, oltre all'adrenalina autoniettabile in caso di puntura di vespa, che la Regione distribuisce gratis, perché salvavita. Inoltre esiste la possibilità di desensibilizzare gli allergici, come se si trattasse di una sorta di "vaccino"». 

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