Mangiare a scuola costa sempre di più: fino a 86 euro al mese alle elementari. Tutti i costi, a Pordenone il meno salato

Nella città del Noncello le tariffe di tutti i servizi scolastici sono bloccate da anni. Un aiuto importante per le famiglie

Martedì 14 Maggio 2024 di Marco Agrusti
Mangiare a scuola costa sempre di più: fino a 86 euro al mese alle elementari. Tutti i costi, a Pordenone il meno salato

C’è un dato grezzo nazionale, che parla di una spesa tra gli 84 e gli 85 euro al mese per ogni famiglia con almeno un figlio minore a carico. E poi c’è un numero - espresso in percentuale - che riguarda esclusivamente il Friuli Venezia Giulia. E purtroppo in questo secondo caso non sono buone notizie. Garantire ai propri figli la mensa scolastica, infatti, è diventata un’operazione sempre più cara. E per le famiglie del Friuli Venezia Giulia è l’ennesima batosta figlia del carovita. Rincari che arrivano a ruota rispetto a quelli che hanno interessato altri settori economici e aspetti della vita quotidiana.

Quelli che riguardano la nostra regione, infatti, sono alcuni tra gli aumenti più corposi di tutto il Paese. Con alcune eccezioni che vedremo nel dettaglio. 


Il servizio gestito dai Comuni

Il servizio di mensa scolastica, che generalmente viene offerto fino alle medie, è di competenza dei Comuni. Sono i Municipi a dover prevedere la spesa e l’organizzazione dei pasti, non la Regione. E si tratta di capitoli di bilancio che spesso pesano eccome sulle casse degli enti locali. Ebbene, secondo la fotografia scattata dalla VII indagine di “Cittadinanzattiva”, in Friuli Venezia Giulia il costo della mensa scolastica nell’annualità 2023-2024 è aumentato del 5,9 per cento. Solamente Calabria, Lombardia, Molise, Puglia e Liguria hanno registrato rincari maggiori.

I costi della mensa scolastica in Friuli Venezia Giulia

Nel dettaglio, in Friuli Venezia Giulia le cifre vanno da 78 euro, nel caso degli istituti dell'infanzia, a 86, per le primarie. In Fvg, in particolare, si va dai 2,95 euro a pasto negli istituti di Gorizia ai 5,50 euro di Udine, nel caso della scuola dell'infanzia, e dai 3,65 euro di Pordenone ai 5,95 euro a Udine, per la scuola primaria. Attualmente in regione si contano 354 mense scolastiche; con fondi Pnrr sono previsti interventi per 9 mense (5,6 milioni di investimenti). Tra queste, quattro verranno costruite ex novo. La regione mediamente più costosa è la Basilicata (109 euro mensili), seguita dall'Emilia Romagna (107euro) e dalla Liguria (103euro). La regione più economica, invece, è la Sardegna (61 euro nell'infanzia e 65 per la primaria), preceduta di poco dell'Umbria (67euro). L'incremento del costo delle mense scolastiche rispetto alla precedente indagine - riferita al 2022/23 - è stato di oltre il 3%.


La situazione a Pordenone

Il quadro, però, non è tutto a tinte fosche. Come si è visto, infatti, a Pordenone si possono trovare le mense scolastiche meno care di tutto il Friuli Venezia Giulia. L’analisi in questo caso è ovviamente limitata ai comuni capoluogo di provincia. Con 3,65 euro a pasto, sulle rive del Noncello le famiglie sono quasi “privilegiate”. Ma non si tratta di una casualità e nemmeno di un effetto della mano invisibile del mercato. In questo caso, infatti, il prezzo è figlio di una politica precisa impostata e seguita nel tempo dall’amministrazione retta dal sindaco Alessandro Ciriani. 

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La scelta

«A Pordenone - ha spiegato ieri il vicesindaco Alberto Parigi - le tariffe di tutti i servizi scolastici (mensa, scuolabus, pre e post scuola, dopo scuola, punti verdi) sono state bloccate da diversi anni. E sicuramente una scelta impegnativa per il bilancio, ma si è trattato di una decisione politica di aiuto alle famiglie». Sul podio delle città più costose, invece, Torino riconferma il primato degli ultimi anni, seguita da Modena, Trapani e Livorno. «Da anni chiediamo che la ristorazione scolastica diventi un servizio pubblico essenziale, e fra le raccomandazioni previste anche dal «Piano di Azione nazionale per l'attuazione della garanzia infanzia» vi è quella di rendere il pasto scolastico gradualmente gratuito per tutti, partendo dai bambini e dalle bambine che vivono in famiglie in povertà assoluta. Una condizione che purtroppo accomuna sempre più minori: il 4,9% dei minori di 16 anni è in condizione di deprivazione alimentare e il 2,5% non può permettersi un pasto proteico al giorno», dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva. 

Ultimo aggiornamento: 07:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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