Voragine sulla strada a Galzignano, i ciclisti ignorano le transenne e passano: farà la guardia il titolare del food truck «il Bestio»

Il problema è dovuto all'abbondante acqua infiltratasi nel terreno

Domenica 19 Maggio 2024 di Lucio Piva
La voragine

GALZIGNANO (PADOVA) - Si sono allargate nel giro di una sola notte le dimensioni della paurosa voragine apertasi lungo la strada provinciale del Roccolo, alle pendici del Venda. Il grande smottamento, spalancatosi l’altra mattina alla prima tregua concessa dal maltempo, aveva rischiato di “ingoiare” l’auto del sindaco, Riccardo Masin, uscito a controllare lo stato del territorio. Solo per una provvidenziale frazione di secondi la vettura con il primo cittadino al volante, ha evitato di sprofondare assieme alla terra e ai detriti all’interno della vasta “falla” che ha ora irrimediabilmente spaccato in due la strada. L’esito della perizia affidata ieri mattina ad un geologo incaricato dal Comune non è dei più confortanti. «La voragine – ha confermato Masin – è stata causata dalla rapida erosione dello strato di terra e roccia sottostante la strada, causata dall’abbondante acqua infiltratasi dal pendio dei colli negli interstizi del terreno. L’intensità del dissesto non ha conosciuto ostacoli e ha in brevissimo periodo di tempo divorato, con effetti via via più evidenti, il tratto stradale. Bisognerà intervenire rapidamente per bloccare l’azione erosiva. Ed evitare che la voragine diventi un baratro». Via Roccolo è stata chiusa al traffico.

Per percorrere il tratto che unisce Torreglia a Galzignano bisognerà affrontare un vasto periplo in mezzo ai colli.

Ciclisti superano le transenne

Gli unici che non se ne sono fatti una ragione sono stati i ciclisti. «Una decina di loro – ha sottolineato il primo cittadino di Galzignano – hanno superato la barriera di sbarramento e con la bici in spalla si sono pericolosamente incamminati lungo il ciglio della voragine per riconquistare il tratto opposto di strada. Io stesso ho duramente ripreso alcuni di loro. Inutile lanciare appelli per ricordare quanto questa condotta possa essere irresponsabile». Nell’impossibilità di organizzare un posto di blocco permanente per scongiurare altre “forzature” e il pericoloso dietro front lungo la provinciale interrotta, il sindaco ha dovuto fare di necessità virtù. «La frana – ha spiegato – ha imposto lo spostamento dal tratto interrotto anche del popolarissimo truck di street food del ristoratore Stefano Sinigaglia, ai più noto come il “Bestio”. Insieme con lui, abbiamo cercato di trasformare una criticità in risorsa, facendo posizionare il furgone proprio all’altezza del bivio al passo del Roverello. Il truck bloccherà di fatto l’accesso a quanti si dirigeranno lungo la strada interrotta, evitando gli accessi soprattutto dei ciclisti decisi a bypassare l’interruzione. Toccherà a lui segnalarci altri comportamenti anomali».

Danni ingenti, ripercussioni sul turismo

Via Roccolo, già oggetto in passato di pericolosi smottamenti, tanto da imporre il divieto di passaggio di mezzi pesanti, salvo i pass concessi per gli scuolabus diretti a Casa Marina, era stata quasi miracolosamente trasformata nel percorso più amato dai ciclisti dopo il maquillage effettuato alcuni anni fa, per accogliere il passaggio della carovana rosa del Giro d'Italia. «I danni sono ingentissimi – ha osservato Masin – con sicure ripercussioni anche al turismo dei colli e alle numerose attività indotte. Impossibile per ora calcolare la somma necessaria a ricoprire le voragini e ricostruire il tracciato». Resiste sia pure profondamente provata dai dissesti invece la provinciale della Cingolina, nonostante dieci punti di criticità rilevati. Il maltempo in agguato per i primi giorni della prossima settimana dice tuttavia che non è finita.

Ultimo aggiornamento: 17:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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