BELLUNO - L’analisi dei meteorologi registrano un’eccezionale doppia ondata di calore primaverile: una prima fase si è verificata tra il 6 e il 9, quando si sono misurate temperature tipicamente estive e sono stati battuti i record per il mese: Santa Giustina (27.3°C), Santo Stefano (26.8°C), Caprile (26.0°C), Cortina (23.9°C), Arabba (19.6°C), Passo Valles (18.7°C). Il giorno 7 lo zero termico alle 12 si è collocato a 4.300 metri: un’altitudine mai riscontrata in aprile negli ultimi cinquant’anni anni.
La seconda onda di calore anomala per il periodo si è avuta tra il 12 e il 15, sulla scia della settimana precedente: una circostanza rara, con temperature massime di 12 gradi superiori alla norma e picchi ancora a Santa Giustina (27.7°C), Santo Stefano (26.5°C), Falcade (25.1°C), Arabba (21.3°C), Misurina (20.2°C).
GELATE NOTTURNE
In alcune località dolomitiche sono stati superati i record appena battuti.
IL PARADOSSO
Come commenta Arpav Veneto, la quasi normalità di questo mese appare paradossale, considerando che si è avuta una prima metà molto calda e soleggiata ed una seconda fredda ed instabile. Ma alla fine il tutto è risultato bilanciato, per il periodo che è il più rappresentativo della stagione di transizione fra l’inverno e l’estate e durante il quale si verificano, non di rado, anticipi estivi e fasi di recrudescenza simil-invernale. Due situazioni che quest’anno, come poche volte in passato, si sono succedute in maniera molto marcata. Complessivamente si sono avuti 11 giorni soleggiati (uno più della norma), 16 variabili o nuvolosi e 3 giorni di prevalente maltempo (due in meno della norma). Le temperature medie mensili nelle valli sono risultate di circa un grado superiori al consueto. Fra il 16 ed il 17 l'afflusso di aria fredda ha fatto diminuire drasticamente le temperature ed è seguita una lunga fase con valori termici ben inferiori. La temperatura media della seconda metà del mese è risultata più bassa di quella della prima metà di 5 gradi nel fondovalle e addirittura di 7 nei paesi in quota. Lo scarto dalla norma della temperatura media di Belluno in questi primi quattro mesi del 2024 rimane considerevole (+1.8°C).
LE PRECIPITAZIONI
Le precipitazioni totali mensili sono state complessivamente normali, concentrate in larga parte in 3-4 episodi di maltempo o di instabilità. La neve è caduta a più riprese a quote medio/alte e fra il 22 ed il 23 anche sotto i mille metri, raggiungendo persino qualche fondovalle prealpino, come la zona fra Fonzaso e Arsiè. La frequenza delle precipitazioni è stata inferiore alle medie, con 5-10 giorni piovosi/nevosi, a seconda delle zone, a fronte di una media di 10-12. Il bilancio pluviometrico da inizio anno rivela esuberi ancora significativi, rispetto alle medie pluriennali, con scarti compresi fra il 70 e il 140%. Ad Arabba è piovuto/nevicato il doppio (424 millimetri in 4 mesi, contro una media di 210) e a Sant’Antonio Tortal anche di più (986 contro 409).