Russia, i sabotaggi per destabilizzare l'Europa: dalle esplosioni nei depositi di armi ai politici comprati

Il Ft scrive che almeno tre servizi di intelligence europei hanno avvertito i rispettivi governi che gli attacchi russi si intensificheranno

Domenica 5 Maggio 2024 di Stefania Piras
Attentati, sabotaggi ed esplosioni: la Russia si prepara a destabilizzare l'Europa

Attentati, esplosioni e sabotaggi. Dobbiamo aspettarci una fase di grande instabilità, avvertono le agenzie di intelligence europee. Gli 007 di almeno tre Paese europei hanno comunicato ai rispettivi governi che la Russia sta preparando «violenti atti di sabotaggio in tutto il continente», senza preoccuparsi di possibili vittime civili.

Lo riporta il Financial Times (Ft) sulla sua edizione online citando funzionari dei servizi di intelligence. Secondo le fonti, «la Russia ha già iniziato a preparare più attivamente in segreto attentati dinamitardi e attacchi incendiari per danneggiare le infrastrutture sul territorio europeo, direttamente e indirettamente, senza preoccuparsi apparentemente di causare vittime civili», scrive il giornale. 

Il capo dell'intelligence interna tedesca sostiene che i rischi sono notevolmente aumentati

Sebbene gli agenti del Cremlino abbiano una lunga storia di tali operazioni, e negli ultimi anni abbiano lanciato attacchi sporadici in Europa, «aumentano le prove di uno sforzo più aggressivo e concertato», secondo le valutazioni di tre Paesi europei condivise con il Financial Times. Il giornale cita il capo dell'intelligence interna tedesca, Thomas Haldenwang, il quale il mese scorso - in una conferenza sulla sicurezza - aveva affermato che il rischio di atti di sabotaggio controllati dallo Stato è «aumentato in modo significativo». La Russia ora sembra a suo agio nell'eseguire operazioni sul suolo europeo con «un alto potenziale di danno», aveva aggiunto.

Sabotaggi già in atto: ecco dove, quando e di quali azioni si sta parlando

Ci sono diversi episodi recenti che possono essere ricondotti allo stesso tentativo criminale di sabotaggio. C'è l'arresto di due cittadini russo-tedeschi a Bayreuth, in Baviera, con l'accusa di aver complottato per attaccare siti militari e logistici in Germania per conto della Russia. A fine aprile, ricorda l'Ft, due uomini sono stati accusati nel Regno Unito di aver dato fuoco a un magazzino contenente aiuti per l'Ucraina. La procura inglese li accusa di aver agito per conto del governo russo. Nel frattempo, prosegue il giornale, i servizi di sicurezza svedesi indagano su una serie di recenti deragliamenti ferroviari e sospettano che possa trattarsi di atti di sabotaggio appoggiati da uno Stato. In Lituania, Mosca ha utilizzato reti criminali per organizzare attacchi fisici contro esponenti dell’opposizione russa. In Polonia sono stati presi di mira i punti logistici chiave per la consegna delle forniture all’Ucraina: è stato arrestato un uomo che stava effettuando una ricognizione sulle misure di sicurezza nell'aeroporto di Rzeszow, apparentemente con l'intento di favorire un tentativo di assassinio del presidente ucraino VolodymyrZelenskyj, che doveva transitare di lì. La Polonia ha anche interrotto una rete di agenti istituita per la ricognizione e il sabotaggio della rete ferroviaria del paese. Nel Baltico è frequente, e ininterrotta, una guerra elettronica: l'azione di disturbo dei Gps degli aerei. In mare le azioni di sabotaggio sono affidate alla "flotta fantasma" di Mosca, composta da navi con proprietari misteriosi, preziose per la loro funzione di elusione delle sanzioni e nello spionaggio intorno all'isola baltica di Gotland.

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Infrastrutture nel mirino: le ferrovie sorvegliate speciali

La Russia, inoltre, ha tentato di distruggere i sistemi di segnalamento delle ferrovie ceche, aveva detto il mese scorso all'Ft il ministro dei trasporti del Paese. Secondo il servizio di sicurezza interna estone, gli uomini dell'intelligence russa hanno attaccato a febbraio le auto del ministro degli Interni e quelle di alcuni giornalisti. Anche il ministero della Difesa francese ha messo in guardia quest'anno su possibili azioni di sabotaggio da parte della Russia contro siti militari.

«La conclusione ovvia è che c'è stato un reale incremento dell'attività russa», ha affermato Keir Giles, consulente senior del think tank Chatham House. Un alto funzionario governativo europeo ha dichiarato che attraverso i servizi di sicurezza della Nato sono state condivise informazioni di «chiara e convincente malizia russa», coordinata e su larga scala: è giunto il momento di «aumentare la consapevolezza e l'attenzione» sulla minaccia della violenza russa sul suolo europeo, ha aggiunto.

Giovedì scorso la Nato ha rilasciato una dichiarazione affermando che i Paesi alleati sono «profondamente preoccupati» per le recenti «attività maligne» della Russia, di natura ibrida, sull'onda dei casi recenti che hanno portato all'indagine e all'incriminazione di più individui in Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Regno Unito e Repubblica Ceca. 

Diplomatici espulsi

L'aumento dell'aggressività dell'intelligence russa riflette anche il desiderio del Paese di riaffermarsi dopo la grave battuta d'arresto subita dal crollo dell'Unione Sovietica.

Nelle settimane successive all'invasione russa su larga scala dell'Ucraina, più di 600 agenti dell'intelligence russa che operavano in Europa con copertura diplomatica sono stati espulsi, danneggiando gravemente la rete di spionaggio del Cremlino in tutto il continente. 

In un recente rapporto, gli analisti del Royal United Services Institute del Regno Unito hanno evidenziato gli sforzi compiuti dalla Russia per ricostituire la propria presenza in Europa, spesso utilizzando dei proxy. Questi includono membri della diaspora russa e gruppi della criminalità organizzata con cui il Cremlino ha legami di lunga data.

Si è verificato anche un cambiamento strategico fondamentale, con i cosiddetti “Comitati di influenza speciale” che coordinano le operazioni di intelligence paese per paese per il Cremlino, riunendo quelli che in precedenza erano sforzi frammentati dei servizi di sicurezza del Paese e di altri attori del Cremlino. 

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Esplosioni inspiegabili nei depositi di armi

Sono stati sollevati dubbi, ad esempio, su un'esplosione finora inspiegabile in una fabbrica di munizioni BAE Systems in Galles che fornisce proiettili utilizzati dall'Ucraina.

ll'ottobre 2014 è stato distrutto un deposito di armi ceco in cui venivano stoccate armi per Kiev; in seguito si è scoperto che agenti dell'intelligence militare russa avevano piazzato degli esplosivi nel sito. 

Venerdì è scoppiato un enorme incendio in una fabbrica di Berlino di proprietà dell'azienda di armi Diehl, che rifornisce anche l'Ucraina. Più di 160 vigili del fuoco specializzati sono stati chiamati ad affrontare l'incendio, mentre ai residenti di un'ampia zona della parte occidentale della capitale è stato detto di tenere le finestre chiuse a causa di possibili fumi tossici. 

«Come sempre con la Russia, è saggio non cercare una sola spiegazione del perché stanno facendo qualcosa. C'è sempre una combinazione di cose in corso», ha detto Giles. «Gli attacchi che abbiamo visto finora servono ovviamente a creare disordini, ma possono anche essere usati per la disinformazione. E poi c'è quello che la Russia impara da questi attacchi, se vuole immobilizzare l'Europa per davvero... Sono esercitazioni».

In uno studio per l’Agenzia svedese per la ricerca sulla difesa che risale al 2020 si parlava già di come, in caso di guerra, la Russia - senza sparare un colpo - potrebbe impedire alle forze della NATO di spostarsi. Ciò che è allarmante, scrive Goles, è che molti dei metodi descritti – tra cui il disturbo del GPS, il sabotaggio, i proxy locali e molto altro – sono già in atto in tutta Europa e nel Regno Unito. 

I politici filorussi

Ultimo, ma non per importanza, è il caso delle influenze di Mosca e dei politici ingaggiati appositamemte per interferire nelle prossime elezioni europee.

Lo scandalo è scoppiato quando il governo ceco ha sanzionato un sito di notizie chiamato Voice of Europe, che secondo Praga faceva parte di un'operazione di influenza filo-russa. 

Grandi sospetti si sono concentrati su un deputato del partito di estrema destra Alternativa per la Germania (gruppo ID): Maximilian Krah. È stato interrogato dall' Fbi a causa delle sue relazioni con il Cremlino. Inoltre il suo assistente è stato arrestato con l'accusa di essere una spia cinese. Krah non sarà indagato nel caso di spionaggio del suo assistente. Tuttavia, le autorità tedesche sospettano che sia corrotto da Mosca. 

Il primo ministro Alexander De Croo, infine, ha detto che i servizi segreti belgi hanno confermato «l'esistenza di una rete di interferenza filo-russa con attività in diversi paesi europei» che è «soggetta a procedimento giudiziario» nel Paese. Il premier belga ha parlato di eurodeputati di Bruxelles che hanno ricevuto denaro in cambio di diffusione di contenuti di propaganda russa.

Ultimo aggiornamento: 17:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA