El Niño, cos'è il fenomeno meteo che causa gli eventi estremi in tutto il mondo: oltre 30 morti e 60 dispersi in Brasile, in Kenya 200 vittime

El Niño continua ad avere impatti ritardati sul globo, non solo sulle temperature da record, ma anche sui pattern meteorologici

Venerdì 3 Maggio 2024
El Nino, cos'è il fenomeno meteo che causa gli eventi estremi in tutto il mondo: oltre 30 morti e 60 dispersi in Brasile, in Kenya 200 vittime

In Brasile oltre 30 morti e 60 dispersi dopo il crollo di una diga. Il Kenya è da settimane sotto fortissime piogge che hanno causato 200 morti. Dietro gli eventi estremi che stanno interessando il globo nell'ultimo periodo c'è il fenomeno di El Niño ma per diversi agisce anche il cambiamento climatico. Nonostante sia terminato, spiega Francesco Nucera di 3bMeteo, il fenomeno de El Niño continua ad avere impatti ritardati sul globo, non solo sulle temperature da record, ma anche sui pattern meteorologici.

Brasile

Sono più di trenta i morti accertati e una sessantina le persone che risultano disperse in Brasile dopo il crollo di una diga idroelettrica nel sud a causa delle violente piogge che hanno provocato inondazioni nello stato del Rio Grande do Sul. Crollando, la diga ha infatti provocato un'onda alta due metri. Circa 15mila le persone che sono state costrette a lasciare le loro abitazioni, mentre almeno 500mila sono senza acqua pulite ed elettricità. Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha visitato la regione promettendo aiuto da parte del governo centrale.

Purtroppo le previsioni meteorologiche non sono incoraggiati, con la previsioni di ulteriori piogge che cadranno nella regione. In Brasile, El Niño ha storicamente causato siccità nel nord e piogge intense nel sud del paese. Il Rio Grande do Sul sta affrontando una situazione catastrofica con piogge eccezionali e inondazioni estremamente gravi che colpiscono decine di città. Secondo il World Weather Attribution, sono invece i cambiamenti climatici ad avere più influenza di El Niño nel peggiorare le condizioni di siccità estrema sull'Amazzonia. 

Cina

In Cina, la provincia del Guangdong è stata colpita da gravi inondazioni tanto che ha registrato livelli di precipitazioni più che doppi rispetto ai valori abituali per aprile, aumentando significativamente il rischio di inondazioni e disastri geologici. Le inondazioni in Cina sono probabilmente influenzate sia dai cambiamenti climatici causati dall'uomo che dalla variabilità naturale guidata da El Niño; il fenomeno comporta più piogge a sud e un clima più secco a nord. Nel rapporto IPCC AR6, capitolo 12, si afferma che gli eventi di forti precipitazioni in Asia diventeranno più intensi e frequenti con un riscaldamento globale di 2°C o superiore. A questa tendenza viene attribuita un'elevata fiducia in tutte le aree dell'Asia, ad eccezione della penisola arabica, dove viene assegnata un'affidabilità media. 

Dubai

A Dubai, dove in 24 ore è caduta la pioggia di oltre un anno e mezzo, l'evento estremo è risultato essere la combinazione di più fattori; all'intensa perturbazione hanno contribuito El Niño e l'Indian Ocean Dipole in fase positiva. Le prove indirette indicano che il cambiamento climatico ha peggiorato il fenomeno su Dubai e su altre parti del Golfo Persico, ma gli scienziati non hanno trovato le impronte definitive come accaduto per altri eventi meteorologici estremi. 

Kenya e Uganda

Anche le piogge in Uganda e Kenya sono compatibili con gli eventi di El Niño e soprattutto con la fase positiva dell'Indian Ocean Dipole. Le piogge torrenziali e le inondazioni mortali da marzo sono state tra le più catastrofiche del Paese negli ultimi anni. La stagione delle "lunghe piogge" è quella in cui si verifica la maggior parte delle precipitazioni medie annuali del paese. È spesso caratterizzata da piogge torrenziali, e talvolta si protrae fino a giugno. La combinazione tra fenomeni naturali e il cambiamento climatico esaspera le precipitazioni.

Il maltempo in Kenya, che ha già causato quasi 200 morti nel paese, per le alluvioni e le inondazioni, ha lasciato la nazione nel buio per buona parte della serata e della notte, per un blackout che è stato attribuito a «forti piogge e vento». L'azienda nazionale dell'elettricità Kenya Power Lightning Company (Kplc), sul suo profilo X, ha annunciato il blackout nazionale dalle 5.40 del pomeriggio di ieri e in un secondo comunicato, 4 ore più tardi ha confermato il graduale ritorno dell'elettricità, che però in mattinata ancora non era ancora stata ripristinata in gran parte del paese. Tra le strutture colpite dall'interruzione, anche settori dell'aeroporto di Nairobi e del porto di Mombasa. E' la seconda volta in un anno che il Kenya sperimenta un blackout così lungo, dopo quello dello scorso 25 agosto.  

L'Africa

Dal gennaio 2024, i Paesi dell'Africa meridionale hanno sperimentato scarse precipitazioni e una grave siccità che hanno portato al fallimento dei raccolti. Circa 20 milioni di persone nella regione hanno dovuto affrontare la fame.  Questa siccità, secondo il World Weather Attribution, è stata causata principalmente da El Niño piuttosto che dai cambiamenti climatici causati dall'uomo.

Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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