Occhi gonfi e irritati. Lacrime. Il respiro che si fa sempre più difficile. Dolori allo stomaco e conati. E in alcuni casi, quando la concentrazione del gas diventa estremamente elevata, anche la morte. Sono questi gli effetti della cloropicrina: la sostanza che, secondo gli Stati Uniti, la Russia avrebbe iniziato a usare contro le fortificazioni ucraine insieme ai gas lacrimogeni. Un'accusa pesante, che la Russia ha prontamente smentito. «Abbiamo visto notizie su questo. Come sempre, questi annunci sembrano assolutamente infondati, non sono supportati da nulla. La Russia è stata e rimane impegnata nei suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale in questa materia», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha anche ribadito la contrarietà del suo governo alla Conferenza di pace in Svizzera. Ma su questi sospetti Washington lavora da tempo. Già a gennaio, alcuni analisti avevano rilanciato testimonianze su un primo uso di questo gas. E non è un caso che il Dipartimento di Stato, nel suo rapporto, abbia sottolineato che «l'uso di tali sostanze chimiche non è un incidente isolato» in cui è coinvolta Mosca.
LA STRATEGIA
Per gli Stati Uniti, utilizzare questi gas è frutto di una strategia precisa, «per rimuovere le forze ucraine dalle posizioni fortificate, ottenendo vantaggi tattici sul campo di battaglia». E a tutti gli osservatori sono tornate alla mente le immagini della Prima guerra mondiale, quando tra le trincee d'Europa venivano lanciati gas (tra cui la stessa cloropicrina) per rendere irrespirabili le postazioni nemiche, asfissiare gli uomini e ucciderli prima di avanzare. Passo dopo passo. Villaggio per villaggio. Come accade dal 2022 in Ucraina e soprattutto in queste ultime settimane, con l'esercito russo che procede inesorabile consolidando le sue posizioni nel Donbass e negli altri oblast occupati.
I COMBATTIMENTI
Ieri, la Difesa di Mosca ha rivendicato la distruzione in sole 24 ore di due Himars ucraini, di una fabbrica di munizioni e di un deposito di armi. E i canali ucraini hanno annunciato l'ingresso delle forze russe a Ocheretyne, vicino ad Avdiivka. «Stiamo adottando misure per scacciarli da lì. Sono in corso pesanti combattimenti», ha dichiarato il portavoce delle unità ucraine di Khortytsia, Nazar Voloshyn. Ma i militari di Vladimir Putin già danno per conquistati Ocheretyne e un altro villaggio, Berdychi. Le forze russe inoltre, secondo le rilevazioni dello Human Rights Watch (Hrw), avrebbero giustiziato almeno 15 soldati ucraini mentre tentavano di arrendersi, e altri sei che si stavano arrendendo o che si erano già arresi, dall'inizio di dicembre 2023. Sono state diffuse le immagini della città di Chasiv Yar, nell'Ucraina orientale, bombardata per mesi dalle forze russe che oggi appare completamente carbonizzata.